Dopo TPN radio si spegne in FVG un’atra radio locale storica
Così leggiamo dal sito di radiometrò
“Cari ascolatori Radio Metrò…. ha terminato le proprie trasmissioni
Nata nel 1999 con sede a Cervignano, la radio trasmetteva in Friuli Venezia Giulia e Veneto quasi esclusivamente musica del passato, in particolar modo degli anni ’70 e ’80, con un occhio anche agli anni ’90.”
De Profundis
A soli sei mesi di distanza dallo spegnimento di TPN Radio nata nel 1979 a Pordenone a favore della nazionale Radio Montecarlo, un’altra emittente “storica” locale muore e cede il passo ( le frequenze) alla nazionale RTL 102.5. Radio Metrò era rappresentata in Friuli isieme alle venete Radio Birikina, Bella e Monella, Piterpan e Marilù.
Una deriva che non sembra arrestarsi, quella dell’abdicazione delle antenne locali, sempre più fuori tempo massimo sui ritmi imposti dalla crisi e dalla competizione dei grandi gruppi. Il Friuli Venezia Giulia rimane ancor più penalizzato se si pensa che nel vicino Veneto gli imprenditori radiofonici locali sono riusciti ad impostare reti più solide e di successo, rimanendo comunque “più vicine al territorio nordestino” e soprattutto non rinunciando alla sala dei bottoni… si pensi, per esempio, a Radio Company che continua a detenere il primato di ascolti in FVG nel target 18/54 anni e che in FVG e Veneto è al terzo posto assoluto dietro soltanto ai colossi nazionali RTL 102.5 e Radio Deejay e saldamente avanti a tutte le altre radio nazionali (compresa la Rai) e tutte le radio locali.
E insieme a radio Company anche Radio 80 e radio Easy Network. Tutte emittenti apprezzate e con grandi risultati di ascolto anche in Friuli Venezia Giulia, presidiato in loro rappresentanza commerciale dalla inossidabile concessionaria Vivaradio. E questo significa poter ancora contare sulla radio dopo aver alzato il telefono e parlato con qualcuno disponibile a spostarsi da una sedia per raggiungerti. Una probabilità che diventa remota se rapportata ai giganti della radiofonia…
Quando si spegne una “antenna locale” è sempre un giorno triste per la comunicazione del territorio. La si elimina alla radice, indipendentemente dal fatto che trasmettesse solamente o prevalentemnete musica. Le frequenze di ex Metrò rimarranno “accese” solamente per voci e musica provenienti da lontano ma saranno “spente” alle espressioni locali del territorio (che siano esse pubblicità, informazione o intrattenimento) e questo equivale a rendere muto il territorio
stesso.
Amen