L’attività di prevenzione dell’arma dei carabinieri svolta attraverso la divulgazione di guide ed organizzazione di incontri con la popolazione sulle truffe compiute ai danni delle fasce più deboli con l’invito a segnalarle, non cade nel vuoto. E’ il caso delle cinque denunce inoltrate alla stazione Carabinieri di Cana San Bovo in Trentino, che h in tutto il nord-est hanno fatto partire una articolata indagine su Ivan Bianco, di cui è stata diramata foto segnaletica allo scopo di far emergere ulteriori atti criminosi compiuti da questo personaggio oltre a quelli già individuati: accertate ben 185 truffe aggravate ai danni di persone delle «fasce deboli».
La truffa consisteva nel promuovere la sostituzione della vasca da bagno con un box doccia più funzionale e agevole per le ignare vittime, che non veniva mai realizzata. Oltre al danno patrimoniale anche la beffa. Esse, infatti, si trovavano con il bagno della propria abitazione distrutto
o semidistrutto, causa i lavori di preparazione, procurando
loro una gravissimo disagio, anche in virtù delle oggettive difficolta fisico-materiale di gran parte dei truffati.
L’indagato agganciava e valutava le vittime attrasverso la consultazione di elenchi telefonici. La scelta ricadeva su soggetti in età avanzata che vivevano da soli, portatori di malattie neurologiche e degenerative , con problemi di deambulazione parziale o totale , invalidità.
Gli investigatori hanno valutato in circa 20 mila euro l’introito mensile ottenuto grazie a queste truffe ammontare complessivo e provvisorio, stimato in € 500.000,00. sequestrata la somma di € 12.200,00 in denaro contante in sede di perquisizione.