27/07/2024

Trieste, 05 lug – Le politiche attive del lavoro stanno funzionando in Friuli Venezia Giulia. Tenendo conto dell’andamento del primo semestre, si può dire che dal 2008 alla fine di quest’anno saranno più di 20 mila i cittadini della regione reinseriti a pieno titolo nel mercato del lavoro, tra assunzioni a tempo indeterminato, stabilizzazione di precari e creazione di nuove piccole imprese. Ed è per questo che dei 15 milioni di euro riservati nell’assestamento di bilancio alla direzione Lavoro, ben 14 serviranno ad aumentare gli incentivi inseriti nelle politiche attive portando il capitolo nel 2012 a un totale di 27,2 milioni. “Siamo di fronte a uno stanziamento mai raggiunto prima in questa regione”, ha commentato oggi l’assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, nell’illustrare in un incontro con la stampa la destinazione delle risorse della manovra di metà anno. I finanziamenti alle Province per le politiche attive sono infatti cresciuti costantemente nel corso della crisi, da 9,7 milioni nel 2008 a 15,4 nel 2011 per arrivare al record di quest’anno portando la somma totale 2008-2012 a 74,5 milioni. Sono parallelamente aumentati i lavoratori assunti grazie agli incentivi, da 3.400 in tutto il 2010 a oltre 3 mila nel solo periodo da gennaio a giugno 2012. “Consideriamo perciò questa scelta – ha detto l’assessore Brandi – un atto concreto di responsabilità, nella consapevolezza che pur in un momento così difficile, e accanto alle indispensabili misure di sostegno al reddito, sia possibile dare impulso al mercato del lavoro”.  I regolamenti sono stati modificati recentemente, per favorire soprattutto i lavoratori di età più avanzata, quelli che hanno oggi maggiore difficoltà a trovare una nuova occupazione, anche con un rafforzamento delle opportunità di formazione. Per le assunzioni a tempo indeterminato di donne sopra i 45 anni l’incentivo è di 4 mila euro, per quelle sopra i 50 si arriva a 7.500; per gli uomini si va da 3.500 euro per i cinquantenni a 7.500 per chi è oltre i 55. Sono previsti anche incentivi (1.500 euro) per le assunzioni a tempo determinato di almeno sei mesi, per permettere ai lavoratori più anziani di poter maturare il diritto alla pensione.

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