“I documenti programmatori dell’attività del Cro di Aviano rispettano pienamente i criteri previsti per essere un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Non a caso il ministro alla Salute Lorenzin ha firmato il decreto con cui conferma il riconoscimento del carattere scientifico dell’Istituto, solo dopo aver acquisito i documenti programmatori predisposti dalla Regione, certificandone in maniera esplicita la validità e l’efficacia. Di conseguenza posso, ancora una volta, sgombrare le preoccupazioni del senatore Sonego: il Cro di Aviano e tutto il personale che brillantemente vi opera non rischiano alcun declassamento e la Giunta regionale sta continuando a fare tutto quanto è necessario per mantenere, anzi rafforzarne, il ruolo di eccellenza dell’Istituto nella sanità del Friuli Venezia Giulia”.
Lo ribadisce l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, a seguito della presa di posizione del senatore Lodovico Sonego, che ha inviato una lettera al ministro alla Salute e alla presidente della Regione. Dunque per Telesca “non c’è alcun motivo di preoccuparsi. Come in più occasioni ho avuto modo di dire allo stesso senatore, il ruolo del #CroAviano nel contesto del mondo scientifico e della ricerca nazionale e internazionale e il compito che esso svolge non è mai stato messo in discussione: né dalla Regione, che ne ha riconfermato ruolo e compiti nella legge che riordina la sanità in Friuli Venezia Giulia; né dal Governo, che appunto ne ha ratificato le caratteristiche di Irccs”. In questo contesto Telesca precisa anche che “ogni ragionamento legato al numero delle strutture organizzative non appare motivato: un Irccs – puntualizza – si riconosce secondo funzioni e non secondo modelli organizzativi di Struttura operativa complessa (Soc)”. Più nel dettaglio, l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia ricorda come “il riconoscimento del carattere scientifico del Cro è stato confermato con Decreto del ministro della Salute il 27 luglio 2015. Il ministro ha acquisito i documenti programmatori regionali aggiornati prima di firmare il decreto. E’ il tempo di mettere da parte inutili apprensioni e, soprattutto, è il caso, nell’interesse di tutti, di porre fine a allarmismi del tutto ingiustificati, che hanno come usuale e unico effetto di accrescere i timori per una struttura che non corre alcun rischio”.