28/03/2024

E’ una agenda folle e inaccettabile  il ritardo con cui si vuol fare riaprire negozi, pubblici esercizi e professioni. Lo sottolinata, a proposito della Fase 2 dell’emergenza Covid 19, il presidente di Confcommercio FVG Giovanni Da Pozzo. Si registra sconcerto e rabbia da parte delle imprese alle intenzioni governative di far ripartire le attività commrciale il 18 maggio  e addirittura il 1 giugno per bar e ristoranti, vanificando così l’ultimo ponte disponibile e senza che sia ancora arrivato il supporto economico promesso: liquidità, rimborsi a fondo perduto, agevolazioni sugli affitti, cassa integrazione. Giovanni Da Pozzo, a nome dei presidenti provinciali di Confcommercio, rimarca “l’inadeguatezza di una politica che si fa dettare la linea della comprensibile prudenza delle commissioni sanitarie  ma senza adeguarla al contesto. E il contesto oggi, per quel che riguarda il Fvg, è quello di un territorio in cui, grazie alla buona gestione di Massimiliano Fedriga e del suo vice Riccardo Riccardi, e alla responsabilità dei cittadini, il contagio è sempre rimasto sotto controllo. Per questo appare Ci pare per questo insensato che venga negato alle   imprese di ritornare a lavorare, in tutta sicurezza e con ogni precauzione.  «Il rischio è che tantissimi operatori, – aggiunge Da Pozzo –   non saranno nelle condizioni di andare avanti. Con conseguente, inevitabile perdita del posto di lavoro per tutti i loro collaboratori».

Per evitare uno scenario catastrofico, incalza Confcommercio Fvg, !facciamo appello al presidente Fedriga perché faccia valere a Roma le ragioni di un territorio che può e deve poter riaprire negozi e bar prima delle date fissate dal governo”

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