01/11/2024

Inaugura nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti a Cividale del Friuli, giovedì 1° settembre, la mostra “I mille volti di Pasolini”. L’esposizione, realizzata dalla Fondazione de Claricini Dornpacher con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, si inserisce nelle celebrazioni del centesimo anniversario della nascita del Poeta Corsaro e raccoglie le opere di 13 artisti contemporanei dell’area mitteleuropea che ci restituiscono, nelle loro inedite e suggestive interpretazioni, il volto e la fisicità dell’artista, poeta, scrittore e autore cinematografico.

La mostra avrà carattere itinerante e coinvolgerà, oltre a Cividale del Friuli dove rimarrà visibile fino al 1° ottobre, anche i comuni di Sacile (Chiesa di San Gregorio, dal 15 ottobre al 30 ottobre), Udine (Casa della Confraternita, dal 12 novembre al 4 dicembre) e Tarcento (Palazzo Frangipane, dal 16 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023) per poi proseguire il suo viaggio in altre sedi estere.

“Un particolare apprezzamento è da attribuire ai curatori e artisti Piero De Martin e Paolo Klavora – sottolinea Oldino Cernoia, Presidente della Fondazione de Claricini Dornpacher, – nonché a tutti gli artisti che hanno realizzato apposite opere offrendo con la loro creatività artistica una interpretazione attuale e originale della vita e delle opere di Pier Paolo Pasolini. Ringrazio anche i Sindaci e Amministratori degli Enti partecipanti al progetto espositivo che hanno consentito di inserire la mostra in spazi prestigiosi del loro territorio”.

“Questa mostra permetterà di vedere come gli artisti d’oggi interpretano quel Pasolini d’allora – afferma il Sindaco di Cividale, Daniela Bernardi -. Ringraziamo, quindi, sia i curatori sia gli artisti che hanno colto questa sfida e che ci proporranno le loro creazioni, di sicuro valore, certi che incontreranno il gusto del pubblico cividalese”.

“L’opera di Pier Paolo Pasolini ha espresso tensioni creative in diverse direzioni, dalla poesia alla narrativa, dalla saggistica al cinema e all’arte figurativa – spiega Enzo Santese nel catalogo di presentazione della mostra – e, proprio per questo, prospetta all’osservatore una serie di sollecitazioni culturali che rendono la sua una delle presenze d’intellettuale più generosa di spunti, di problematiche e di ipotesi interpretative nella contemporaneità.

Pertanto la sua personalità può essere graficamente rappresentata dalla molteplici facce del prisma che ora, idealmente “posano” per altrettanti ritratti realizzati da artisti che, nelle sfumature significanti dell’opera, nelle espressioni più note dell’iconografia dell’autore di Casarsa, fissano un aspetto da consegnare alla fisionomia costruita sulle superfici dipinte, che nella mostra danno corpo a una relazione fortemente evocativa del poeta, dello scrittore, dell’attore, del regista, insomma dell’eclettico personaggio che nel turbine delle discussioni talora aspre e pregiudiziali nei suoi confronti, ha impresso una notevole scossa al periodo di quasi un ventennio del ‘900”.

I ritratti esposti in mostra sono stati realizzati da Luigi Brolese, Piero De Martin, Valentina Di Vita, Klementina Golja, Paolo Klavora, Denise Macorig, Stefano Micoli Roncali Polo, Lorenzo Miotto, Erik Scarpolini, Monica Sovrano, Larissa Tomasetti, Klavdij Tutta, Tamara Zambon.

Durante tutto il corso della mostra saranno proposti alcuni incontri: Letture tratte dal programma radiofonico di Pier Paolo Pasolini del ciclo “Paesaggi e Scrittori” rivisitate da Maria Antonia Falzago.

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