02/02/2025

In un anno sono 2mila i posti letto che vengono occupati nel sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia a causa di problemi alcol correlati. Il tasso di ospedalizzazione per diagnosi legate all’assunzione di alcol è tra i più alti d’Italia. Il dato è stato ribadito in occasione del 22mo incontro delle famiglie delle quattro Acat-Associazioni club alcolisti in trattamento della Bassa Friulana che raccolgono in tutto 25 Club e che si è tenuto a Corgnolo di Porpetto, alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche sociali Maria Sandra Telesca. Una problematica, quella dell’uso di alcol, che riguarda quindi migliaia di famiglie della regione e che l’amministrazione regionale – ha sottolineato Telesca – ha individuato come obiettivo strategico nel Piano regionale della prevenzione. “Per l’Amministrazione regionale il contrasto a tutti i comportamenti a rischio è una priorità assoluta”, ha ribadito l’assessore.

Nel corso della serata sono stati ricordati la nascita e il percorso che ha caratterizzato lo sviluppo dei club. Secondo l’approccio ecologico-sociale o metodologia Hudolin il bere è un comportamento a rischio e non una malattia, né psichica né somatica. I club quindi favoriscono la crescita e la maturazione di tutti i membri di una famiglia. Si tratta di un’attività territoriale, definibile come programma “di comunità”. E’ per questo che nel corso dell’incontro è emersa la necessità di rafforzare la collaborazione tra il sistema sanitario regionale l’associazione regionale dei club degli alcolisti in trattamento. Telesca ha ascoltato le relazioni delle associazioni Sangiorgina, Latisanese, Cervignanese e Palmarina e le testimonianze di numerosi membri di club che si sono confrontati sul tema dell’incontro: “La famiglia che vive la sobrietà promuove la pace”.

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