E’ stato effettuato in mattinata un nuovo sopralluogo alla frana della Busa del Cristo di Perarolo di Cadore . L’assessore regionale alla Protezione Civile Giampaolo Bottacin, insieme ai tecnici di Genio Civile, Difesa del Suolo e Protezione Civile regionale e provinciale, ha accompagnato in perlustrazione anche personale del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e il prof. Nicola Casagli del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e il prof. Antonio Galgaro del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
“Continua il nostro estremo impegno per dare sicurezza alla situazione – ha spiegato l’assessore – circa la quale, come dimostrano queste ripetute verifiche sul campo, non vogliamo lasciare nulla al caso. L’utile confronto valorizzato dagli ulteriori pareri raccolti oggi conferma la bontà dei ragionamenti tecnici finora svolti ma anche l’assoluta importanza del sistema di monitoraggio da noi attivato che sia i rappresentanti del Dipartimento Nazionale che quelli delle Università hanno esplicitamente evidenziato come preziosissimo”.
“Circa il futuro – ha aggiunto – posso dire che, per quanto riguarda i nostri interventi, siamo fin d’ora pronti a partire con il drenaggio dell’acqua dal corpo di frana, fondamentale per rallentare notevolmente il movimento franoso anche se non sarà possibile eliminarlo del tutto”.
“In relazione ai costi – ha concluso l’assessore – ci stiamo muovendo con il governo per avere le coperture e in tal senso abbiamo già inserito il nostro progetto nel Rendis. In attesa di conferme romane, comunque anticiperemo noi le somme necessarie. In tal senso ho già chiesto ai tecnici di impegnare sul nostro bilancio un milione di euro”.