26/03/2024

E’ stata costituita a Pollenzo l’associazione Filiera Futura, nata su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo per promuovere l’innovazione e sostenere l’unicità e la competitività della produzione agroalimentare di qualità italiana,  leva strategica per la fase di ripresa post crisi .

16 i soci firmatari dell’atto costitutivo. Oltre all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Coldiretti Italia, 14 Fondazioni di origine bancaria da tutto il territorio nazionale tra cui la Fondazione Friuli.

L’associazione implementa e sviluppa un approccio etico alla produzione e distribuzione in campo agroalimentare, in tutti gli ambiti, dagli investimenti alla qualità dei prodotti.  

Temi che saranno al centro dell’attività di Filiera Futura saranno sviluppati da parte del Comitato Scientifico dell’Associazione. Tra questi: le sfide dell’Agroalimentare 4.0, il marketing globale di prodotti locali e la trasformazione digitale delle imprese agroalimentari, lo sviluppo locale delle aree interne basato sulle filiere agroalimentari, la sostenibilità delle produzioni, l’attrazione di risorse dell’Unione Europea come asset centrale per il sostegno all’agroalimentare italiano.

Dall’intervento in questo settore ci si aspettano ampie ricadute su tutto il territorio nazionale che non sono solo economiche visto che soprattutto nelle aree più fragili come quelle montane   le attività agricole garantiscono il presidio dei territori, il recupero della socialità e il mantenimento delle tradizioni.

L’iniziativa si integra perfettamente con il progetto AGER, nato nel 2007 per volontà di 13 fondazioni di origine bancaria, finalizzato al sostegno della ricerca nel settore agroalimentare e che ha visto fin dall’inizio l’adesione della Fondazione Friuli.

            Dal 2007 ad oggi sono stati presentati 257 progetti all’interno di diversi bandi, valutati su base meritocratica da 110 qualificati esperti internazionali. Sono stati premiati 32 progetti di cui 27 di ricerca scientifica e 5 di trasferimento tecnologico con un significativo ritorno anche sul nostro territorio.

Il nuovo ciclo che prenderà avvio quest’anno si concentrerà su tre tematiche di intervento:

– contrasto ai patogeni (difesa e controllo di patogeni e insetti in maniera ambientalmente ed economicamente sostenibile);

– colture e cambiamenti climatici (con lo scopo di proporre nuove tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale, garantendo un uso efficiente delle risorse anche in ottica di economia circolare soprattutto nelle colture orticole);

– gestione forestale sostenibile (ottimizzazione della risorsa forestale che costituisce più di un terzo della superficie italiana nell’ottica dello sviluppo sostenibile).

            Il progetto si propone infine di potenziare il dialogo tra il mondo della ricerca e quello della produzione/distribuzione favorendo la trasferibilità dei risultati al comparto agroalimentare, in funzione delle specifiche esigenze degli operatori del settore.

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