31/01/2025




Di Marco Mascioli

Terminata la Fiera dei Santi a Rivignano Teor (UD) è il momento di tirare le somme e soprattutto di fare i complimenti a chi ha saputo organizzare e gestire un evento che definisco ben al disopra delle aspettative per un comune che, dopo l’unione tra Rivignano e Teor, conta poco più di 6.000 residenti.

Tanti si sono impegnati per la buona riuscita della quattro giorni di festa, dall’amministrazione comunale col Sindaco Fabrizio Mattiussi in testa, gli assessori che sono andati ben oltre alle loro competenze, la Pro Loco di Rivignano per la parte operativa e tutte le associazioni di ogni tipo, senza dimenticare i locali pubblici.

Inaugurata la sera di giovedì 31 ottobre con Mara Navarria a tagliare il nastro, fino al 3 novembre si sono susseguiti spettacoli di ogni tipo. Dall’esposizione valorizzante delle opere del compianto artista rivignanese Luigi Battistuta al Luna Park, dalle rievocazioni storiche dell’ormai nota vicenda di Giulietta e Romeo, al Festival della Canzone Funebre di sabato 2 novembre, passando dalla selezione di Miss Universo, al grande mercato e tantissimi altri eventi senza soluzione di continuità.

La nuova amministrazione ha saputo rispettare le tradizioni, innovando quel tanto che ha risolto quegli aspetti che in passato avevano presentato criticità. Il ritorno dopo anni del tendone centrale con le pareti trasparenti, avrebbe messo al riparo la programmazione degli eventi principali anche in caaso di brutto tempo, ma in verità quest’anno si sono susseguite giornate una meglio dell’altra.

Il successo si è riscontrato dalla prima sera, quando dopo l’inaugurazione, c’è stato lo spettacolo dell’incendio del campanile, insieme ai fuochi d’artificio che hanno lasciato tutti col naso all’insù, estasiati dallo spettacolo.

Altra novità di quest’anno sono state quattro conferenze più o meno legate al tema della morte, tenute in quattro Comuni: Sedegliano, Pocenia e Varmo, oltre a Rivignano Teor. Questo, grazie alla curiosità dell’argomento, ha amplificato la promozione della Fiera dei Santi (e dei… morti), che quest’anno ha visto migliaia di spettatori e frequentatori davvero impressionante.

Sebbene non ci sia una vera competizione tra le grandi manifestazioni della regione, bensì quest’anno c’è stato un grande rispetto nella programmazione delle date, dopo Friuli Doc a Udine, Gusti di Frontiera a Gorizia, San Simone a Codroipo, la Fiera dei Santi a Rivignano, poi è toccato a Latisana dall’8 all’11 novembre 2024 con la Fiera di San Martino. Da quanto visto però bisogna ammettere che la Chermes di Rivignano non è davvero seconda a nessuno.

Ora ci resta la curiosità di vedere cosa faranno il prossimo anno nel tentativo di migliorare ulteriormente un evento che definisco perfetto, considerando che, come quest’anno, il calendario sarà favorevole, cadendo il 2 novembre di domenica.

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