27/07/2024

La violenza sulle donne pare non avere fine, anzi sta prendendo corpo una violenza diversa, ‘immediata’ che come risultato porta però sempre alla morte della donna, violenza immediata perché non dà neppure il tempo necessario per rendersi conto del pericolo che si sta correndo e quindi di prendere qualche precauzione per la tutela della propria vita – queste le dichiarazioni di Renata Della Ricca, responsabile della Cisl di Udine – a fronte del femminicidio consumato in pieno centro a Udine, davanti a testimoni.

Al di là dei numeri inquietanti – continua Della Ricca -che danno il peso di un fenomeno in costante crescita, l’angoscia più profonda tocca sempre le persone: vite spezzate, storie che si consumano in tragici finali; figli che si ritrovano senza madri e senza identità.

Di fronte a tutto questo non possiamo rimanere indifferenti e tanto meno inerti. Perché se così fosse saremmo complici di una barbarie che non deve appartenerci come Sindacato e come uomini e donne attenti alle persone e alla comunità.

Serve un risveglio collettivo, forte, delle coscienze contro il femminicidio e, come Cisl crediamo che di fronte a tutto l’orrore cui stiamo assistendo, le parole, da sole, non bastino più.

Riteniamo indispensabile vengano messe in atto strategie educative innovative – dichiara Claudia Sacilotto , segretaria regionale della Cisl – dando un ruolo centrale alla scuola che deve saper trasmettere il rispetto dell’altro, della tolleranza e della consapevolezza di sé. Naturalmente questo non esonera la famiglia dalle sue responsabilità educative.

L’omicida di Donatella Briosi era un uomo adulto, ‘posato’, ‘stimato’… è indubbio a questo punto pensare che la mente umana di fronte a forti stress emotivi accantona i valori del rispetto dell’altro. E’ quindi sempre più evidente – continua Sacilotto – che il fenomeno del femminicidio non terminerà finchè non ci sarà un cambiamento negli uomini e, soprattutto un modo diverso d’affrontare questa odiosa ’emergenza’; parrà paradossale ma serve pensare ad un supporto specifico rivolto anche verso l’uomo.

Anche sul posto di lavoro è quanto mai importante il rispetto della persona e la segnalazione o denuncia in caso di violenza anche psicologica e/o mobbing, che purtroppo sono molto difficile da provare – dichiara Luciana Fabbro coordinatrice Donne CISL FVG – ma proprio per questo la CISL è vicina alle Donne con propri sportelli.

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