Le fiere sono importanti per internazionalizzare il prodotto ma ogg isi progettano ed organizzano anche sitemi ibridi, nuovi percorsi per la presentazione di prodotti, che nascono dall’accelerazione di cambiamenti in atto a causa della pandemia.
Da un’iniziativa della Camera di commercio Venezia Giulia la possibilità di testare il 29 aprile a distanza il prodotto comprendendone le peculiari caratteristiche, il primo passo per un ulteriore approfondimento in azienda o in fiera quando le stesse saranno riaperte.
Questa iniziativa di internazionalizzazione azzera le distanze, anche notevoli, contando – afferma il presidente della camera di Commercio della Venezia Giulia, Antonio Paoletti – sulla la rete delle ben 81 Camere di commercio italiane all’estero presenti in 58 Paesi.
Nel corso del seminario del 2020 sul “Mercato del vino in Corea del Sud” emerse l’interesse da parte della Camera di commercio Italiana all’estero (Ccie) in Corea del Sud a presentare i vini orange macerati sulle bucce, caratterizzanti l’area Venezia Giulia in occasione della loro iniziativa True Italian Taste, progetto finanziato dal Ministero Affari esteri alle Camere di commercio italiane nel mondo per la valorizzazione dei prodotti italiani autentici in contrasto al fenomeno dell’italian sounding.
” La Ccie Corea del Sud – prosegue il presidente – ci ha, quindi, chiesto di coinvolgere 6-7 cantine di produttori vini orange della Venezia Giulia, per presentare un loro vino orange in modalità da remoto (digital wine tasting) ad una platea di 30 winelovers, buyer, distributori, enoteche e ristoratori coreani, riuniti a Seul in una sala attrezzata a Seul.
Una vera e propria Masterclass dei vini in degustazione con i produttori che hanno illustrato caratteristiche dell’azienda e del loro prodotto. I vini saranno abbinati a formaggi e prosciutti autentici italiani, nel fratempo arrivati a Seul insieme alle bottiglie in degustazione, per esaltare le loro caratteristiche distintive.
L’evento cosiddetto ibrido avverrà unendo Trieste e Seul . A Trieste, presso la sede della Camera di Commercio, i 6 produttori aderenti all’iniziativa si presenteranno direttamente alla platea coreana, mentre la degustazione sarà guidata da un sommelier Contemporaneamente a Seul una trentina di invitati potranno realmente assaggiare vini ed alimenti abbianti Le illustrazioni delle aziende e dei vini verranno tradotte contestualmente in modo tale da accorciare ulteriormente ogni distanza. Agli intervenuti in Corea sarà consegnata una breve guida tradotta in coreano con gli elementi caratteristici e distintivi di ogni produttore e dei territori di produzione.
“Questa operazione di internazionalizzazione – sottolinea Paoletti – è rimodulabile su altri mercati esteri o per altri prodotti agroalimentari e mette in fila una la vera sinergia operativa del sistema camerale, nonché diversi mettendo in fila diversi progetti per le imprese (Progetto Fondo perequativo Export, Progetto stay export Camere di commercio italiane all’estero, Progetto True Italian Taste del Ministero Affari Esteri. E tutto a costi estremamente contenuti.Ciò non significa che sostituirà l’azione diretta in presenza, ma costituisce un passo intermedio, per verificare con tempi e costi ridotti l’interesse degli operatori e dei consumatori, sulla base del quale costruire in futuro altre azioni promozionali magari in presenza (missioni in Paesi target, invito dei buyer interessati nella Venezia Giulia, partecipazione a fiere in quei mercati).