Di Marco Mascioli
Nuove istruzioni pubblicate dal governo sloveno sul sito dedicato alla pandemia, sono entrate in vigore sia per i cittadini sloveni, sia per gli stranieri in ingresso dall’estero. Adesso per le persone asintomatiche è stata disposta la quarantena di sette giorni e al termine è obbligatorio il test per il virus SARS-CoV-2 (COVID-19 o Coronavirus), mentre per coloro che manifestano segni di contagio è obbligatorio l’isolamento. Tali disposizioni non si applicano a lavoratori transfrontalieri, autotrasportatori e persone in transito diretti all’estero.
Gli ingressi temporanei per transito con mezzo proprio verso il proprio Paese: essenzialmente persone che rientrano da uno Stato estero per raggiungere la residenza, sono ammessi per una durata massima di 24 ore, prolungabili di altre 12 in circostanze eccezionali o per transito aeroportuale verso altra località estera (a condizione di non lasciare l’aeroporto).
E’ stato riaperto il valico stradale di Holmec, sul confine sloveno-austriaco, frequentato soprattutto da lavoratori giornalieri sloveni, che ora è aperto dalle 5 alle 8 e dalle 15 alle 18. Prolungata fino al 5 maggio l’apertura del valico italo-sloveno di Stupizza/Robič, che dal 23 marzo scorso è aperto a orario ridotto, dalle ore 5:00 alle ore 23:00. Il valico è aperto ai lavoratori giornalieri e a coloro che svolgono attività umanitarie, economiche o agricole transfrontaliere. Tutti devono essere muniti di documentazione comprovante la motivazione.
Il sito del governo sloveno riporta inoltre che sul confine con l’Italia restano aperti per il transito merci (solo generi alimentari e attrezzature mediche e sanitarie) con controllo sanitario agli autotrasportatori, solo 4 valichi: Sant’Andrea (Gorizia), Fernetti (TS), Rabuiese (TS) e Pese/Pesek (TS). Quest’ultimo con orario dalle 5.00 alle 23.00. Tutti gli altri collegamenti con l’Italia sono bloccati e il traffico di treni passeggeri tra Italia e Slovenia è sospeso.
Attualmente il transito merci verso sud (Croazia, Bosnia Erzegovina e Serbia) sta avvenendo solo attraverso i valichi autostradali di Bregana e Macelj una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali mentre verso l’Ungheria l’unico valico aperto risulta essere Pince-Tornyiszentmiklos.
Sono vietati trasporti notturni e il transito attraverso la Slovenia sta avvenendo in convogli scortati. Gli autotrasportatori devono recarsi al valico di frontiera sloveno e comunicare alla polizia la propria destinazione finale: la polizia slovena formerà e farà partire i convogli soltanto dopo aver ricevuto l’OK della polizia nel paese di destinazione.
Il Ministero degli Esteri sloveno ha reso noto che i residenti locali che possiedono terreni su entrambi i lati del confine, i pendolari su base giornaliera, il trasporto delle merci di emergenza e i veicoli umanitari sono autorizzati ad attraversare i confini.
Il Governo sloveno ha emanato un decreto che vieta l’ingresso dall’Italia in Slovenia ai veicoli merci in transito, con l’esclusione di tutti i carichi destinati esclusivamente alla Slovenia e dei materiali medici e di prima necessità destinati a Paesi terzi. Dalla Slovenia verso la Croazia e’ possibile passare esclusivamente attraverso i valichi di frontiera autostradali di Bregana e Macelj una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali. La Polizia croata, all’ingresso degli autoveicoli nel Paese, determinerà le direzioni di movimento, i punti di sosta e di rifornimento di carburante. I veicoli saranno ammessi in Croazia a condizione che escano in giornata e che non lascino la cabina del veicolo.
Con Decreto del 15 marzo sono stati soppressi all’interno del Paese i trasporti pubblici – inclusi treni, autobus di linea e trasporto occasionale (quali pullman turistici); dal 17 marzo è chiuso l’aeroporto internazionale di Lubiana.
Il Governo sloveno ha adottato con Decreto dell’11.03.2020 la decisione di avviare controlli sanitari all’ingresso nel Paese sulla linea di confine con l’Italia per ridurre i rischi connessi con la diffusione del COVID-19. I controlli vengono effettuati sulle persone che non siano cittadini sloveni ovvero non abbiano la residenza o il soggiorno provvisorio nella Repubblica di Slovenia. Tutti gli altri dovranno essere muniti di certificato negativo al SARS-CoV-2 (COVID-19) rilasciato dall’ organo competente. Il certificato dovrà essere redatto in lingua slovena, inglese o italiana e dovrà essere stato rilasciato entro i tre giorni precedenti. Alle persone che non saranno munite di tale certificato potrà essere vietato di entrare nella Repubblica di Slovenia. Chi non riesce a presentare tale documentazione, avrà comunque il permesso di entrare nella Repubblica di Slovenia qualora la sua temperatura corporea sia inferiore a 37,5 ° C e non mostri segni di infezione del tratto respiratorio superiore.
Infine si ricorda che per rientrare in Italia dall’estero, Slovenia compresa, deve solamente compilare una specifica autocertificazione indicando i motivi del viaggio, inoltre non si possono prendere mezzi pubblici per raggiungere la residenza e ci si deve sottoporre a isolamento fiduciario per 14 giorni.