È dedicata al tema di stringente attualità “Informazione e comunicazione: comunicare l’emergenza, riceverla, trasmetterla” la Summer School “Gemona Epicentro di saperi – Edizione 2017”, organizzata dall’Università di Udine in collaborazione con la Deputazione per il Laboratorio Internazionale della Comunicazione di Gemona del Friuli, con il supporto del Comune di Gemona e di Amazon che metterà a disposizione 5 borse per corsisti residenti nelle aree colpite nel 2016 dalla sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso.
La Summer School si rivolge a diplomati, studenti e laureati di Università italiane e straniere, a operatori dell’emergenza, giornalisti, relatori pubblici, comunicatori, professionisti, tecnici, amministratori sensibili alle tematiche offerte dal corso. Per iscriversi alla selezione gli interessati dovranno utilizzare la procedura online accedendo entro il 10 luglio al link www.uniud.it
Di elevato spessore il panel dei docenti che include il giornalista Toni Capuozzo, il presidente dell’Ordine dei giornalisti FVG Cristiano Degano, la responsabile dell’ufficio stampa del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Francesca Maffini, l’informatico umanista Tommaso Mazzoli, la PR Operations Manager di Amazon Elena Cottini, il generale Vincenzo Santo, già capo di stato maggiore delle missioni Nato nei Balcani e in Afghanistan, Antonio Pignatto, formatore professionista specializzato in psicologia dell’emergenza e psicotraumatologia, Costantino Cipolla, già docente di Sociologia della salute all’Università di Bologna e autore di testi sulla complessità epistemologica, informazionale e relazionale della web society. Le attività didattiche si svolgeranno dal 24 al 29 luglio a Gemona del Friuli.
L’iniziativa, avviata l’anno scorso con un’edizione incentrata su “1976-2016: l’insegnamento del terremoto del Friuli per convivere con il rischio” occupandosi dell’esperienza di ricostruzione del Friuli sotto tutti i suoi punti di vista, quest’anno parte dalle più recenti esperienze italiane per creare un laboratorio didattico partecipato, capace di analizzare i diversi aspetti legati alla comunicazione dell’emergenza e del rischio, dalla gestione dell’emergenza alla comunicazione della ricostruzione. Gli studenti potranno confrontarsi con professionisti e protagonisti di fama nazionale che hanno dovuto affrontare e gestire calamità naturali prima, durante e dopo il disastro.