“Ambasciatori, Consoli e diplomatici hanno osservato, ascoltato e conosciuto personalmente le storie e le ricchezze di un territorio unico come quello del Collio e della Brda slovena. L’occasione è servita anche a far scoprire quelle caratteristiche di ruralità, naturalità e armonia delle diversità, coniugate con ospitalità e accoglienza, che abbiamo sottolineato nel dossier di candidatura e riteniamo essere vincenti se raccontate e valorizzate nel modo corretto”.
Queste le parole, in una nota, del consigliere regionale Diego Bernardis (Lega) che nella giornata di sabato ha accompagnato alti rappresentanti e delegati provenienti da Slovenia, Austria, Ungheria, Bosnia Erzegovina, Serbia e Croazia, a visitare l’areale del Collio italiano e della Brda slovena.

A proposito dell’iniziativa, Bernardis aggiunge: “La visita ha toccato i Comuni di San Floriano e Dolegna del Collio, passando per Mossa e Cormòns, raggiungendo oltre confine il Comune di Brda, il borgo di martno e chiudendo la giornata a Vila Vipole. Il tour ha permesso di far apprezzare le grandissime capacità di resilienza delle genti che abitano il Collio e la Brda poiché, nonostante le tante vicissitudini storiche, hanno sempre mantenuto la propria naturale vocazione mitteleuropea, favorendo la coltura e la cultura del territorio, producendo prodotti vitivinicoli e gastronomici che sono rinomati a livello internazionale”
“Un ringraziamento va all’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, e al presidente dell’associazione Mitteleuropa, Paolo Petiziol – conclude il consigliere – per la sempre preziosissima collaborazione e l’attenzione che dimostrano verso il progetto di candidatura Unesco del Collio/Brda/Cuei”.