La storia della circonvallazione di san virto non è esattamente quella del ponte Morandi di Genova, cosltruito in due anni o di quella di certe città cinesi costruite in un mese o di ospedali in 10 giorni (sempre in Cina) ma piuttosto quella delle piramidi d’Egitto, del duomo di Milano o di qualche bella chiesa gotica d’oltralpe. Non ci sono voluti trecento anni ma 40 sì. Su un lasso temporale del genere va detto che ci vuole anche una buona dose di fortuna a poter affermare che l’opera, una volta compiuta, sia ancora utile e strategica. Alla circonvallazione, in questo senso, pare sia andata bene, almeno a giudicare dalle dichiarazioni fatte durante la cerimonia di inaugurazione.
Un volano di crescita compatibile per il territorio. E’ questo lo slogan che ha accompagnato l’apertura mercoledì 29 luglio 2020, della circonvallazione di San Vito al Tagliamento. Un momento storico – è il caso di dirlo – per un’arteria stradale che promette di mettere in sicurezza il cuore della cittadina portando “fuori” dalla direttrice del centro soprattutto il traffico di mezzi pesanti. Dall’altra, l’opera assume una funzione strategica per il tessuto industriale, a partire dalla Zona industriale Ponte Rosso, mettendo in connessione il sistema imprese locale con la rete autostradale e, da questa, le grandi arterie nazionali e transfrontaliere.

La circonvallazione in pillole
E’ la bretella di collegamento tra la Sp 1 “della Val d’Arzino” (in direzione Villotta – A28) e la Sr 463 (rotatoria Zona industriale Ponte Rosso). Lunga 5 mila 480 metri, costata 30,9 milioni di euro, la strada è larga complessivamente 10,5 metri, le corsie sono larghe 3,75 metri, le banchine laterali 1,5 metri.
Sono state realizzate 5 rotatorie (tutte illuminate), un tratto di pista ciclabile, un percorso a piedi sulle strade campestri per una lunghezza di circa 2.500 metri. Sono state installate barriere antirumore, messe a dimora alberature ed arbusti e realizzati impianti di trattamento delle acque meteoriche. Il pacchetto di pavimentazione stradale è costituito da conglomerati bituminosi “modificati” che, rispetto a quelli di tipo tradizionale, garantiscono maggiori capacità portante della struttura stradale. Attuato prima e durante il cantiere un Piano monitoraggio ambientale (Pma) e ora che l’opera è ultimata esso proseguirà per un ulteriore anno.
Punto centrale della circonvallazione è certamente il cavalcaferrovia per lo scavalco della linea ferroviaria Casarsa-San Vito-Portogruaro: è un ponte di prima categoria che si sviluppa su una lunghezza complessiva di 250 metri fra spalla e spalla e si compone di 7 campate. I getti verticali a faccia a vista (pile-spalle) sono stati eseguiti applicando ai casseri apposite matrici elastiche per ottenere una superficie non levigata ai fini di una mitigazione ambientale.
Sono stati inoltre realizzati due ponti sulla roggia, un ponte sulla roggia Versa, un sovrappasso e un sottopasso ciclo-pedonale. Complessivamente sono stati usati nella costruzione 57 mila metri quadri di asfalto; 7 mila 700 metri cubi di calcestruzzo; 970 mila kg di acciaio; 65 mila kg di trefoli (cavi acciaio); 6 mila 470 metri lineari di pali di fondazione; 3 mila metri quadri di barriere fonoisolanti; 400 metri lineari di barriere stradali.

A fare gli onori di casa alla cerimonia di taglio del nastro il Sindaco Antonio Di Bisceglie assieme alla Giunta comunale, ai consiglieri locali e agli amministratori di ieri e di oggi che hanno condiviso l’opera. Presenti le massime autorità regionali – dal Presidente Massimiliano Fedriga, all’Assessore Graziano Pizzimenti, al Presidente di FVG Strade Raffaele Fantelli- oltre al Prefetto della Provincia di Pordenone, Maria Rosaria Maiorino, e al Questore, Marco Odorisio. Una cerimonia che si è svolta rispettando le linee guida legate all’emergenza Covid-19.
Per il Sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie, “è una grande gioia avere conseguito un obiettivo strategico per la crescita sostenibile del nostro territorio, realizzando finalmente la circonvallazione di San Vito! Come in ogni risultato di rilievo, esso viene da lontano e guarda lontano e dunque subito un sentito ringraziamento a quel comitato Pro circonvallazione che ha sostenuto e perseguito tale risultato e agli amministratori che si sono succeduti negli ultimi 50 anni. Ringraziamenti particolari a tutte le maestranze impegnate negli 830 giorni di lavori, all’ottima associazione di imprese, al direttore dei lavori e ai suoi collaboratori così come al direttore di FVG Strade e ai suoi collaboratori.
Il Presidente del Consorzio industriale Ponte Rosso – Tagliamento, Renato Mascherin conferma: “La circonvallazione porterà grandi benefici per il territorio e sarà un’opera determinante per il sistema azienda in termini di tempi di percorrenza, facilità di collegamento e – non meno importante – risparmio di carburante, emissioni di Co2 e costi di manutenzione dei mezzi”.
A ribadire i vantaggi ambientali dell’opera è anche Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia spa: “Per la nostra realtà è un’infrastruttura logistica particolarmente importante. Bofrost Italia è un’azienda commerciale che nella nostra sede di San Vito riceve merce da fornitori da tutto il mondo, e da lì viene distribuita alle filiali in tutta Italia. La circonvallazione ci permette di risparmiare in un anno circa 2.500 ore di lavoro e 120 mila chilometri, con considerevole risparmio di combustibile (circa 40.000 litri) e di emissioni di Co2”.
“L’apertura della circonvallazione è un evento storico. Aspettavamo questo momento da più quarant’anni”. A dichiararlo Angelo Nocent, tra i referenti del comitato Pro circonvallazione e dunque a favore della bretella, già attivi dagli anni Ottanta e che negli anni hanno promosso anche delle grandi pubbliche manifestazioni e sottoscrizioni a supporto dell’opera. Realtà che si è sempre contrapposta al Comitato San Carlis, da sempre avverso al tracciato che lambisce Prodolone. Ma ormai le battaglie appartengono al passato. “I ringraziamenti per il traguardo raggiunto – hanno aggiunto dal comitato Pro circonvallazione – vanno al Sindaco Antonio Di Bisceglie ma anche ai suoi predecessori per avere cominciato e proseguito l’iter, senza dimenticare il contributo della Provincia nonché quello della Regione, per avere finanziato l’opera”.
Iter amministrativo
La storia della circonvallazione di san virto non è esattamente quella del ponte Morandi di Genova, cosltruito in due anni o di quella di certe città cinesi costruite in un mese o di ospedali in 10 giorni (sempre in Cina) ma piuttosto quella delle piramidi d’Egitto, del duomo di Milano o di qualche bella chiesa gotica d’oltralpe. Non ci sono voluti trecento anni ma 40 sì. Su un lasso temporale del genere va detto che ci vuole anche una buona dose di fortuna a poter affermare che l’opera, una volta compiuta, sia ancora utile e strategica. Alla circonvallazione, in questo senso, pare sia andata bene, almeno a giudicare dalle dichiarazioni fatte durante la cerimonia di inaugurazione.
L’iter amministrativo per la costruizone delle opere è iniziato negli anni Settanta, quando si è parlato del progetto con diverse ipotesi del tracciato, ma è nel 1986 che risale il primo progetto di fattibilità rispetto all’attuale percorso. Nel 2000, la Regione FVG affida alla Provincia di PN la delegazione per la progettazione preliminare dell’opera. E’ un iter lungo e complicato, caratterizzato da numerosi ricorsi. Tra le tappe importanti, nel 2013 la Regione FVG emana il decreto con cui ha approva il progetto definitivo e dichiara la pubblica utilità dell’opera, mentre nel 2017 approva il progetto esecutivo redatto dall’associazione temporanea d’imprese Net Engineering Spa e Geodata Spa. L’importo dell’opera negli anni è lievitato fino a raggiungere quota 30 milioni 900 mila euro, così ripartiti: 21 milioni 140 mila euro finanziati dalla Regione FVG; circa 5 milioni 10 mila dalla Provincia di Pn; 4 milioni 750 mila dal Comune di San Vito. Espletata la gara d’appalto – bando europeo – ad aggiudicarsi i lavori è stato il raggruppamento temporaneo d’imprese Adriastrade Srl (Capogruppo), Impresa Coletto Srl, Ecovie Srl. Il contratto prevede 830 giorni per realizzare l’opera a valenza regionale.
Sottoscritto il contratto d’appalto tra le imprese e la stazione appaltante ovvero FGV Strade Spa, l’8 febbraio 2018 partono ufficialmente i lavori. Responsabile del procedimento è l’ing. Luca Vittori (FVG Strade Spa); direttore dei lavori è l’ing. Maurizio Cusin (FVG Strade Spa); il direttore operativo è l’ing. Stefano Del Do (FVG Strade Spa). Nel 2020, il cantiere della tangenziale sanvitese, sempre sotto la direzione dell’ing. Massimo Contadin, “batte” anche il Covid-19 e non si ferma. Il 16 luglio terminano i lavori, il 29 luglio 2020 la cerimonia di inaugurazione e, a seguire, l’apertura della strada. La circonvallazione è realtà.