La Croazia e’ la seconda delle sei repubbliche che componevano la ex Jugoslavia ad essere entrata a far parte a pieno titolo dell’Unione europea, portando il numero dei paesi aderenti a 28. La prima è stata la Slovenia, entrata nel 2004.
I negoziati per la Croazia erano iniziati nel 2005 per concludersi nel 2011. In un referendum tenutosi nel gennaio del 2012 il sessantasei per cento dei croati si è pronunciato a favore dell’adesione.
Zagabria proclamo’ l’indipendenza nel giugno 1991, a cui seguì una guerra sanguinosa guerra contro la Serbia conclusasi nel 1995. Molte le iniziative nel giorno del passaggio della Croazia in Europa. Dalla piazza centrale di Zagabria, il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso ha sottolineato che la “Croazia, ritorna al suo posto, nel cuore dell’Europa e può essere “un esempio per gli altri Paesi della regione , ha saputo intraprendere difficili riforme, adoperandosi nel contempo per la riconciliazione.”
Di questa importante fase storica per la Croazia ne parliamo con Silvia Acerbi, presidente di Informest, agenzia con sede a Gorizia, nata nel 1991 come struttura pubblica con una legge del Governo italiano – con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e i processi d’internazionalizzazione. Informest ha poi consolidato la sua posizione di eccellenza diventando una delle quattro agenzie italiane per la cooperazione nell’area del Sud Est Europa
Presidente Acerbi, la Croazia festeggia l’ingresso in Europa, e c’è chi sostiene che, visti i tempi, ci sia poco da festeggiare. Lei cosa risponde?…
ascolta l’intervista in audio sul sito euroregionenews.eu (time 5 min)