25/08/2024

La minoranza di centrodestra in consiglio comunale a Udine non ha appoggiato la proposta del Sindaco Alberto Felice De Toni di attribuire la cittadinanza onoraria a Mike Maignan dopo i fatti risalenti alla partita Udinese – Milan del 20 gennaio scorso. Una proposta che, per diventare realtà, aveva bisogno dei voti di tre quarti dei consiglieri cittadini.

A votare sono stati 38 consiglieri, a favore la maggioranza con 25 voti, 13 i contrari della minoranza in consiglio e 3 gli assenti.

“Prendo atto con dispiacere che il centrodestra non è stato al nostro fianco in questo delicato momento. Si è persa l’occasione per dimostrare che la nostra città è unita e che si distanzia nettamente da quello che accaduto, che, per quanto frequente in diversi stadi e messo in atto da pochi singoli, non rappresenta minimamente la città. Né tanto meno i nostri tifosi” commenta a caldo il Sindaco Alberto Felice De Toni.

“Il nostro intento era duplice: una forte presa di posizione, altamente simbolica, contro ogni tipo di discriminazione. E allo stesso tempo la difesa della nostra città e dei nostri tifosi da accuse ingiuste. E’ stato deludente come la minoranza ne abbia fatto un tema di mero scontro politico, quasi campanilistico, alimentando divisioni e polemiche. Ci saremmo auspicati una condivisione piena da parte del centrodestra, che ha preferito invece soffermarsi su questioni di mera forma, senza vedere l’obiettivo di più ampio respiro.

Aggiungo che molti ministri del governo in carica – Piantedosi, Abodi, Salvini – dello stesso colore dei consiglieri che hanno votato contro, hanno tenuto una linea durissima contro gli insulti razzisti avvenuti allo stadio Friuli.

La proposta della cittadinanza onoraria è nata nelle ore immediatamente successive all’ondata di commenti piovuta su Udine e sui suoi tifosi dopo l’interruzione della gara di Serie A. “Noi ci siamo mossi immediatamente, condannando fortemente i fatti e inviando un messaggio diretto al giocatore, offrendo anche la nostra disponibilità a organizzare iniziative concrete, in collaborazione con le due società sportive” spiega il Sindaco De Toni. “Abbiamo voluto invertire il paradigma, riconoscendo il valore del gesto compiuto da Mike Maignan. Con la sua scelta coraggiosa dopo le offese razziste ha reso manifesti quelli che sono i capisaldi dello statuto del Comune di Udine, medaglia d’oro al valor militare per la lotta al nazifascismo, ma anche della Costituzione italiana: l’uguaglianza, la pari dignità degli individui, la convivenza civile e la non discriminazione. Temi che uniscono tutti e che vanno oltre i colori societari.

Evidentemente non c’è stata la stessa visione”.

La decisione dell’amministrazione comunale di Udine di conferire la cittadinanza onoraria al giovatore Mike Maignan era stata commentata, nei giorni scorsi, dal consigliere regionale Mauro Di Bert, non convinto dell’opportunità di questa presa di posizione, pur condividendo la solidarietà al giocatore e la la totale condanna nei confronti di qualsiasi manifestazione di razzismo e intolleranza.

Pur essendo d’accordo che serva un gesto importante, per Di Bert concedere la cittadinanza onoraria era fuori luogo perché non è lo strumento adatto in quanto viene conferita da un Comune a una persona ritenuta in qualche modo legata alla città, che si è distinta in particolar modo con il suo impegno o abbia compiuto azioni di alto valore e che con il suo operato contribuisca a elevare il prestigio della città stessa. Insomma, “una questione di mera forma statutaria”, per dirla come il sindaco, rispetto a quello “strapppo alla regola” che forse avrebbe meritato la presa di posizione di Maignan, se messa in relazione ai valori costituzionali in cui Udine pienamente si riconosce, anche se ad assumerla non è stato un cittadino udinese.

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