“Convochiamo gli Stati generali dei corregionali all’estero del Friuli Venezia Giulia a 22 anni da quelli che si tennero a Lignano nel 1993. A distanza di tanti anni era opportuno verificare se gli interventi a sostegno dei corregionali, promossi a seguito di quel momento di sintesi, sono oggi ancora attuali. Sarà un momento di lavoro importante, con un centinaio di partecipanti da tutti i Paesi del mondo, per effettuare un monitoraggio diretto su quanto le nostre sei associazioni riconosciute stanno realizzando e per intercettare interessi e bisogni futuri”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, presentando gli Stati generali dei corregionali all’estero che si terranno il 16 e 17 ottobre, nella sede della Regione di piazza Unità a Trieste. La Regione Friuli Venezia Giulia, convoca quindi una nuova conferenza che sarà l’occasione per fare assieme una riflessione e formulare delle proposte su temi importanti quali il rafforzamento del senso di appartenenza delle Comunità di corregionali all’estero alla cultura di origine, le nuove generazioni di corregionali, la valorizzazione delle attività imprenditoriali dei corregionali all’estero e il loro coinvolgimento nelle missioni di carattere istituzionale e economico della Regione e, infine, l’individuazione di nuovi strumenti di comunicazione. La Regione, assieme alle sei associazioni riconosciute, ha elaborato una proposta di Documento conclusivo che è stata già trasmessa ai vari circoli, associazioni e fogolârs che riuniscono i corregionali per ricevere proposte e osservazioni. “Vorremmo che sia un documento coraggioso, che volti pagina, pur conservando ciò che di buono c’è negli interventi attuali”, ha commentato Torrenti, ricordando che l’approccio delle sessioni di lavoro della due giorni, che sarà aperta dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, dal sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e da Luigi Papais e Franco Narducci, rispettivamente presidenti di CNE-Consulta nazionale dell’Emigrazione e UNAIE-Unione nazionale associazioni immigrati e emigrati, “sarà prevalentemente a orecchie aperte”. Presenti all’illustrazione del programma tutti i referenti delle sei associazioni che rappresentano i corregionali nel mondo, da loro stessi stimati in ben 2 milioni.