Ospitata alla Polveriera Napoleonica di Contrada Garzoni a Palmanova, è in corso fino al 4 febbraio la mostra “L’Icona russa e la Nuova Arte”, con 36 icone provenienti dalle regioni del Volga, di Kargopol e del bacino del fiume Kama. e risalenti al periodo storico compreso tra il ‘600 e il ‘700.opere di botteghe e laboratori molto noti, Inoltre sono esposte raffigurazioni mariane, un ciclo cristologico e raffigurazioni di santi monaci russi. collezione impreziosita poi un’opera di Vladimir Tatlin “Composizione con superfici trasparenti”(1916), mai esposta finora, e una scultura contemporanea in ferro e acciaio “Madre di Dio Grande Panagia” di Dmitrij Gutov (2012).
Come ricordato dal presidente della Giunta Debora Serracchiani nel suo intervento nel giorno dell’inaugurazione, l’esposizione palmarina costituisce il frutto di un grande lavoro di collaborazione tra amministrazioni comunali, sotto la sapiente regia della Fondazione Aquileia. Questa mostra, fa quindi puntare i riflettori sulla città stellata UNESCO grazie ad una importantissima collezione di valore internazionale.
“La nostra regione – ha detto la presidente – pur essendo piccola, ha ben cinque siti tutelati da l’UNESCO Se questi dialogano tra di loro, allora si creano le condizioni per un turismo di qualità nel nostro territorio”. Infine la presidente ha sottolineato il ruolo svolto in passato da Aquileia, ossia luogo del dialogo, in cui si incontrano le culture e le genti, e che è tornato di attualità con il lavoro compiuto dalla Fondazione. Ne sono un esempio le altre iniziative organizzate, come quella dedicata ai tesori di Palmira e del museo del Bardo, “eventi che – ha detto Serracchiani – elevano il livello della cultura in Friuli Venezia Giulia”.
Antonio Zanardi Landi, presidente della fondazione Aquileia e in passato anche ambasciatore d’Italia a Mosca, ha ricordato il ruolo geopolitico della nostra regione, che da sempre ha dimostrato una grande vocazione al dialogo con l’area dei Balcani e dell’Est Europa.