25/02/2025

Wartsila  trincera  la dismissione produttiva dello stabilimento di Trieste dietro la conformità di comportamento con il quadro legislativo italiano. Lo ha ribadito il 27  in sede di tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo economico. Il gruppo afferma di seguire correttamente le procedure di legge, che prevedono entro sessanta giorni dall’avvio dei licenziamenti, la presentazione di un piano per mitigare le ricadute occupazionali ed economiche conseguenti alla decisione presa”, che dovrebbero consistere nel mantenimento a Trieste e in Italia, anche per i prossimi anni, degli asset  ricerca e sviluppo, vendita, project management, sourcing, assistenza e formazione”.

Pur importanti ma che mandano sostanzialmente a casa centinaia di operatori specializzati della filiera produttiva, dopo aver preso un sacco di soldi dallo Stato italiano. Sarebbe bene che i finlandesi si occupino di più del banditismo all’estero della loro industria, invece che delle ridicole polemiche sulla loro prima ministra danzerina Sanna Marin, che i media  gossippari amplificano, con l’Italia probabilmente in prima linea in questo virtuoso esercizio di primi titoli, invece che evidenziare nel dovuto modo  l’imprenditoria corsara  made in Finlandia.

E mentre  Wartsila pretende  di aver “dimostrato, in tutte le sedi e i tavoli di confronto a   la piena volontà e disponibilità a collaborare con i sindacati e le Istituzioni per identificare le misure a sostegno dei suoi lavoratori nell’ambito della procedura di legge…che evidentemente, le permette di licenziare, il Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga bene ha fatto a richiedere   Il tavolo nazionale sulla vertenza della Wartsila, convocato a Roma nella sede del ministero delle sviluppo economico per mercoledì 7 settembre alle 15. Richiesta immediatamente accolta dal ministro.

Regione e rappresentanti dei lavoratori hanno avuto uno scambio di vedute sull’evolversi della vicenda. Da parte dell’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia è stato ribadito il pieno appoggio alla difesa dei posti di lavoro e di una sede industriale strategica per l’economia regionale e nazionale. A tale proposito è stata confermata la presenza del governatore alla manifestazione indetta da Cgil Cisl e Uil per sabato prossimo a Trieste.

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