21/08/2024

Di Marco Mascioli

Parlare di Professione Infermieristica moderna non è pensabile senza fare un passo indietro nel tempo e ricostruire le tappe fondamentali che hanno fatto la storia degli infermieri. Dalla madre – soccorritrice alle intuizioni di Florence Nightingale (fu la prima ad applicare il metodo scientifico attraverso l’utilizzo della statistica). Si sono fatti tanti passi in avanti, ma la categoria chiede ancora oggi un riconoscimento sociale, culturale, economico e occupazionale che stenta ad arrivare.

L’Infermieristica è un insieme complesso e sistematico di conoscenze e strumenti teorico – metodologici volti all’esercizio delle funzioni di tutela e promozione della salute, individuale, quindi collettiva.

La figura ha subito notevoli evoluzioni nel tempo e oggi vive una situazione che probabilmente è la più confusa dal punto di vista sociale. Sebbene si siano attuate una serie di disposizioni normative che hanno sancito il definitivo superamento del concetto di ausiliarietà e mera esecutività dell’assistenza infermieristica in relazione alla professione medica. Mentre nella stragrande maggioranza dei casi il cambiamento non è stato assunto dagli utenti e neppure considerato equamente dal punto di vista del trattamento economico.

L’evoluzione nell’ambito dell’esercizio della professione è andata di pari passo con un parallelo processo di riforma del sistema formativo dell’infermiere, che ora si articola in diversi livelli di studio universitario; gli infermieri sono sempre più preparati e competenti e contribuiscono a un miglioramento effettivo nel campo della pratica clinica, della cura e dell’assistenza alla persona.

Una buona notizia arriva dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Udine che ha inaugurato la nuova sede in Via Tricesimo 206 int. 3 a Udine, con una conferenza dedicata agli associati alla presenza di autorevoli relatori che si sono alternati nell’analisi ed esposizione del concetto di “appropriatezza in sanità”.

Dopo l’apertura a cura del presidente dell’OPI di Udine, dott. Stefano Giglio, si sono alternati la dott.ssa Barbara Mangiacavalli (presidente Fnopi nazionale), il dott. Antonio Fortino (Agenas), la dott.ssa Emanuela Pesel (Corte dei Conti TS), il prof. Silvio Brusaferro (Ordinario UniUd), la dott.ssa Paolo de Lucia (Arcs), la dott.ssa Barbara Narduzzi (Asufc), la prof.ssa Alvisa Palese (ordinaria UniUd), il dott. Joseph Polimeni (dir. Gen. ARCS) e il dott. Denis Caporale (dir. Gen. Asufc).

Durante il convegno è intervenuto anche l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi e in conclusione c’è stata la presentazione degli artisti del C.A.M.P.P. (Consorzio Assistenza Medico Psico-Pedagogica) di Rivarotta di Rivignano Teor (UD) che hanno realizzato il mosaico che fa bella mostra di sé all’ingresso della nuova sede dell’OPI di Udine.

Quindi oltre all’importante occasione formativa, c’è stato il taglio del nastro e la bicchierata per inaugurare la sede che sarà luogo di consulenza, formazione, incontro e condivisione per infermieri e non solo.

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