Un malore fatale ha portato via nella notte il direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo, Omar Monestier, apprezzato intellettuale e giornalista. Aveva 57 anni. Sconcerto e commozione da parte dei colleghi e del mondo istituzionale ad ogni livello.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso profondo Profondo dolore per la scomparsa di un uomo di carattere, di profonda intelligenza e di grande correttezza, umana e professionale, che nella propria carriera di giornalista ha dimostrato di essere un grande direttore per le testate da lui guidate
il governatore ha ricordato la grande professionalità ed il lavoro fatto per avvicinare le redazioni al territorio e promuovendo un giornalismo serio e tempestivo, ma sempre basato sulla verifica dei fatti e la ricerca della verità. Il Friuli Venezia Giulia oggi perde un uomo di valore e un giornalista di razza.
La presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani sottolinea che Monestier era diventato un imprescindibile punto di riferimento per l’intera realtà regionale, che interpretava e stimolava. Una personalità e un professionista di cui sentiremo la mancanza. La Debora Serracchiani esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Omar Monestier, giornalista, direttore del Messaggero Veneto e del Piccolo. “Un pensiero di profondo cordoglio alla famiglia per questo lutto così duro e iniquo – aggiunge la deputata – mentre alle redazioni va la vicinanza e la gratitudine per il lavoro che non si ferma”.
Dolorosamente senza parole il presidente Giovanni Da Pozzo a nome Cciaa Pn-Ud e Confcommercio Fvg , che ricorda come Omar Monestier ha dimostrato sensibilità nel leggere, ascoltare e interpretare la nostra terra. Da subito ha evidenziato una particolare attenzione al mondo economico e ai suoi temi più rilevanti ed è stato sempre un sincero sostenitore delle iniziative portatrici di riflessione, sviluppo e futuro per questa terra.” Con il suo giornale, i suoi scritti, la sua presenza sempre acuta al centro del dibattito politico, economico e culturale della regione, è stato uno sprone per tutti noi e ci mancherà profondamente. A nome di tutta la Camera di Commercio Pn-Ud e del vicepresidente Agrusti, nonché Confcommercio Fvg con i presidenti provinciali Madriz, Paoletti e Pillon, esprimo le più sentite condoglianze alle redazioni del Messaggero Veneto e del Piccolo e ovviamente la più affettuosa vicinanza alla famiglia».
Appresa con sconcerto la notizia, il sindaco di Udine Pietro Fontanini così si esprime:
“ Credo che Monestier lasci alla nostra città, dove dirigeva il quotidiano più letto, una lezione di giornalismo, fatta di intelligenza e serietà. Porgo le più sentite condoglianze, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città di Udine, alla moglie, ai figli e ai suoi colleghi del Messaggero Veneto, rimasti oggi orfani non solo di un direttore ma di un vero e proprio maestro”.
«Ricordiamo la lunga collaborazione con un uomo e giornalista tosto, leale e capace – afferma il presidente regionale di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti –. È stato con noi protagonista delle tante complessità che abbiamo dovuto affrontare in questi anni, non ultima la pandemia e tutte le ripercussioni che ha generato».
Mancherà un amico con il quale si discuteva spesso anche avendo, a volte, opinioni diverse, ma comunque con quella onestà intellettuale che gli era innata. Ha capito e interpretato nostri pregi e difetti. Era un grande professionista che amava la nostra terra, felicissimo di esserci ritornato dopo alcuni anni avventurandosi nell’ultima sfida: la direzione dei due giornali che aveva saputo coniugare mettendo insieme Friuli e Venezia Giulia. Obiettivi che non si affidano a persone qualunque. Questo il pensiero di cordoglio di Riccardo Riccardi, vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia
Parole di cordogio e ricordo anche da parte degli altri esponenti della Giunta regionale.
L’assessore alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, ricorda in particolare la personalità di grande cultura e umanità, che lascerà un vuoto incolmabile per tutti.
Per l’assessore alle Attivita produttive la Regione, Sergio Emidio Bini, perdiamo un punto di riferimento per l’informazione, un direttore vicino alle comunità, sempre in dialogo con il territorio e la gente del nostro Friuli Venezia Giulia, che ha raccontato e valorizzato con passione.
Il tratto di un professionista del giornalismo che ha saputo alimentare un costante e proficuo dibattito tra le forze politiche, le categorie e i soggetti portatori di interesse è quanto tiene a sottolineare l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli., aggiungendo un ringraziamento per aver garantito attraverso i suoi interventi la centralità al Friuli.
Ne ricorda la presenza a tutti gli incontri di presentazione sul territorio degli Its l’assessore al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, la quale evidenzia di Monestier la forza della responsabilità verso la società regionale e il suo grande impegno che la Regione ha potuto misurare anche umanamente rispetto al tema dell’orientamento sui giovani nel loro futuro.
Nei numerosi incontri che si sono susseguiti in questi anni l’assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, lo ricorda come una persona equilibrata, disponibile, attenta all’evoluzione del territorio, e soprattutto profondo conoscitore della politica e della economia regionale.
Ne sottolinea la dote dell’equilibrio anche l’assessore al Patrimonio, Sebastiano Callari, esprimendo cordoglio sincero per la perdita di un raro esempio di giornalista, un esempio a cui molti operatori dell’informazione dovrebbero guardare quando hanno la tentazione di assumere posizioni di parte.
L’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, evidenzia di Monestier la capacità di raccontare un territorio attraverso i suoi protagonisti, coordinando armoniosamente due redazioni con il compito di dare conto della cronaca di due territori diversi ma complementari.
Il rammarico per un rapporto professionale e umano che oltre che proficuo avrebbe dovuto essere longevo si ritrova nelle parole dell’assessore alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, che definisce quella di Monestier una perdita professionale e umana pesantissima, perchè chi ha sulle spalle il peso di dirigere le due testate più importanti della regione è colui che ha, tra le altre, la responsabilità di contribuire alla formazione della cultura sociale.
Anche l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, esprime il dolore per una perdita prematura, che ammutolisce, ricordando un aneddoto recente in cui durante un confronto un po’ vivace, come talvolta accadeva, il direttore le aveva scherzosamente fatto notare come le parole non le mancassero mai: a quel ricordo oggi si può accostare solo un doloroso silenzio.
Dai componenti il Gruppo dei Cittadini nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia…” Un grande giornalista che ha dato voce alla comunità regionale e raccontato con cura e attenzione un territorio molto complesso”.
Gli esponenti pentastellati, in una nota, affermano anche che l’inattesa e triste notizia lascia un profondo vuoto nel mondo dell’informazione regionale.
Gli esponenti del Patto, in una nota, lo ricordano come giornalista e direttore attento, forte di capacità di analisi ed equilibrio non comuni.
Nota anche dai componenti il Gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che manifestano profondo cordoglio per la perdita di Omar Monestier, professionista dell’informazione che era riuscito a rilanciare il Messaggero Veneto e che stava lavorando egregiamente anche a Il Piccolo. Gli esponenti di FdI, rimarcano anche che l’informazione svolge un ruolo essenziale nel sistema democratico e che, nel contesto regionale, Monestier assicurava quella serenità di giudizio e quella lungimiranza di visione che garantivano una stampa libera e seria.
Gli esponenti del Gruppo Misto, in una nota, affermano che quella di Monestier è stata una figura di giornalista molto importante per la regione, sempre impegnata a riaffermare i valori democratici. Gli esponenti del Patto, in una nota, lo ricordano come giornalista e direttore attento, forte di capacità di analisi ed equilibrio non comuni.
«La prematura scomparsa del direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo, Omar Monestier, ci lascia attoniti e addolorati. La regione perde un professionista riconosciuto per serietà, competenza e passione. A nome di tutta Confesercenti Fvg porgo le più sentite condoglianze alla famiglia e alle redazioni», ha fatto sapere in una nota il vice presidente dell’associazione categoria, Marco Zoratti.
Appresa la triste notizia, il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, e il direttore generale, Massimo Di Silverio, esprimono alla moglie Sara, ai quattro figli, alle redazioni e ai collaboratori dei due quotidiani le più sentite condoglianze da parte dell’intera comunità universitaria.
“Omar era un grande professionista e una mente brillante ed acuta – ricorda il rettore, Roberto Pinton – un giornalista sempre attento al mondo universitario e molto interessato agli sviluppi nel campo dell’innovazione. Ha condiviso con l’Ateneo tanti momenti di confronto e dibattito, moderando convegni, ricordo in particolare “I Magnifici Incontri”, e tantissime tavole rotonde. Il confronto con lui era sempre stimolante proprio per la sua forte attenzione e disponibilità a sviluppare questi temi nell’ottica di una crescita non solo economica, ma anche sociale e culturale del Friuli.
“E’ stato un autentico e serio interlocutore per chi fa politica nella nostra regione, per il nostro territorio, le sue categorie e cittadini. Un professionista consapevole del suo ruolo e della sua responsabilità. Capace di interagire a 360° con tutti gli strumenti della comunicazione, dai canali social alle televisioni del territorio, ha impresso un ritmo nuovo ai tempi dell’informazione nei quotidiani che dirigeva. E’ stato troppo presto strappato al suo lavoro e alla sua famiglia, cui il Partito democratico del Friuli Venezia Giulia esprime un cordoglio sincero e profondo”. Lo dichiara il segretario Pd Fvg Cristiano Shaurli.
La vicepresidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli non nasconde di essere stata profondamente colpita dalla notizia, riconoscendo quanto sia stato “determinante il contributo di Monestier, basato sul giornalismo consapevole di ricerca della verità nella notizia, per rendere autorevole la voce del Friuli”.
“Aperto al dialogo costruttivo ed al confronto critico ma responsabile – ha proseguito Mareschi Danieli -, Monestier si è battuto con convinzione per il perseguimento di obiettivi concreti di sviluppo fondati sull’innovazione e sulla trasformazione delle competenze incoraggiando i giovani agli studi e all’intrapresa, stimolando all’impegno nel lavoro, nella scuola, nelle professioni e nell’impresa. E queste direttrici sono state condivise e sostenute dagli industriali ”.
“Non sono mancati certo momenti di dissonanza ma questo appartiene ai diversi ruoli che siamo chiamati a svolgere, alle diverse modalità di approccio che vi si accompagnano, alle incertezze della congiuntura. Quello che conta comunque è che debba prevalere, come ha prevalso, il senso del rispetto reciproco fondato sull’onestà intellettuale, sull’indipendenza di giudizio, sulla coerenza degli intenti”.
“Credo – conclude la vicepresidente – che il Friuli debba proseguire nel suo percorso anche seguendo quello che potremmo definire l’“insegnamento” di Monestier: guardare avanti partendo dai valori della tradizione coniugandoli con i grandi cambiamenti in corso senza dimenticare di restare noi stessi. Ed è questo il percorso che va seguito con umiltà unita a convinta dedizione”.
Una perdita enorme, sotto l’aspetto professionale ma anche sotto il profilo umano. Se ne va un direttore esemplare: serio, competente e attento al territorio. Curioso, acuto ed equilibrato, sempre pronto ad approfondire. Un vero giornalista, che concedeva a tutti il doveroso spazio ma che poi non temeva di manifestare apertamente le proprie idee. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Pier Mauro Zanin.
Il presidente del Cr Fvg, esprimendo il sincero cordoglio personale e dell’intera Assemblea legislativa all’indirizzo dei familiari e delle redazioni delle due testate regionali, ha aggiunto di provare grande dolore e autentico sconcerto davanti a un fulmine a ciel sereno che lascia smarriti, costringendo tutti a confrontarsi con la straordinaria ineluttabilità della vita.
Il vertice dell’Assemblea legislativa ha anche evidenziato di aver avuto modo di conoscere bene Monestier durante la sua prima esperienza alla guida del Messaggero Veneto e, soprattutto, in occasione di una fase delicata di una lotta intrapresa insieme ad altre decine di sindaci della regione. Il direttore aveva sempre guardato con attenzione e in maniera quasi disincantata a questa come ad altre situazioni, senza però mai lasciarsi andare a posizioni aprioristiche.