19/08/2024

Un progetto importante e competitivo – che è stato presentato  nella sala del Consiglio di Monfalcone – frutto di un grande lavoro di squadra durato un anno, che vede impegnati nove Comuni e sette associazioni di categoria non solo del territorio isontino, ma anche delle province di Trieste e Udine.

Insieme al Comune di Monfalcone, capofila del progetto, hanno infatti sottoscritto l’accordo per la creazione del Distretto i Comuni di Aquileia, Duino Aurisina, Grado, Muggia, Ronchi dei Legionari San Canzian d’ISonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano, le associazioni di categoria Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom mandamento di Monfalcone, Confartigianato Imprese Gorizia, Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom di Trieste e dei Comuni dell’Area Giuliana, Confcommercio Imprese per l’Ascom Mandamento del Lagunare, CNA Friuli Venezia Giulia, Unione Artigiani Piccole e Medie Imprese, Vivacentro e le C.C.I.A.A. Venezia Giulia e Udine Pordenone – ha lo scopo di recuperare il significato sociale e turistico del commercio cittadino come luogo di relazione, incontro, socialità e fulcro dell’informazione sulla vita e gli eventi del territorio.

“Oggi, tutti insieme, presentiamo un documento molto importante – ha dichiarato il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint – concreto, ampiamente condiviso con realtà che hanno caratteristiche territoriali e interessi anche talvolta differenti tra loro, ma che insieme hanno portato avanti un grande lavoro di squadra, ragionando su più filoni, con proposte competitive che si quantificano con una serie di obiettivi a vantaggio dei cittadini, delle imprese, delle città e di un ampio territorio.

Siamo molto contenti per la condivisione di intenti, per la prima volta, tra 9 comuni dislocati su tre province, sette associazioni di categoria e entrambe le Camere di Commercio della regione. Siamo partiti infatti con i nostri vicini di casa dell’isontino, per poi ampliare il raggio d’azione, perchè ci sembrava giusto che questa iniziativa potesse coinvolgere una molteplicità di realtà, che comprendono complessivamente circa 92.000 cittadini e oltre 5.000 aziende; questi numeri rendono bene l’idea della dimensione del progetto.

C’è comunque ancora la possibilità per altri soggetti di aderire in tempi successivi e di ampliarne ulteriormente la portata.

I Comuni si stanno impegnando a partecipare mettendo a disposizione fino a 25.000 euro di fondi propri.

Abbiamo sviluppato insieme tre filoni, puntando sulla digitalizzazione di città e aziende e sul marketing del territorio per penetrare i mercati anche al di fuori dei confini locali, rendendo le città più attrattive e dando risposte concrete ai cittadini

Ci rapportiamo costantemente con le imprese, con l’obiettivo di supportare quelle esistenti ma anche di portare sul territorio nuovi soggetti. Riteniamo che l’ottica dell’ampia collaborazione sia la carta vincente da presentare alla Regione per ottenere il finanziamento di cui questo progetto ha bisogno”.

Il progetto del Distretto del commercio “Punto più a Nord del Mediterraneo” ha un valore economico di 960.000 euro, così distribuiti: 450.000 euro per il bando per le imprese per la digitalizzazione, 240.000 euro per il rinnovo dell’ambiente e dell’arredo urbano e 270.000 euro per l’acquisto di totem 5.0.

Con Legge Regionale n. 3/2021, l’Amministrazione Regionale ha stabilito le linee guida per l’erogazione di una serie di contributi, per un importo totale di 6 milioni di euro, destinati a realtà imprenditoriali regionali e nuovi soggetti costituiti per promuovere, appunto, i Distretti del commercio e Associazioni di promozione del territorio, finalizzati alla valorizzazione e rigenerazione dei centri cittadini e delle aree urbane a vocazione commerciale, anche mediante la realizzazione di progetti volti a rivitalizzarne l’attrattività turistica, a creare occasioni di aggregazione e di socialità, a valorizzare l’offerta di prodotti del territorio a chilometro 0 e a basso impatto ambientale”

Lo scopo dei Distretti del commercio è di rafforzare la competitività dell’attuale sistema commerciale e attivare un circuito virtuoso di sviluppo, con uno sguardo attento verso le nuove generazioni.

Il distretto sarà realizzato con logiche di animazione sia fisiche che digitali e stimolerà la coesione tra il commercio fisico e quello on line e sarà inoltre il primo tassello di un progetto più ampio e strutturato, di promozione della mobilità sostenibile.

Il confine del Distretto è definito dai territori dei comuni firmatari, si estende per 323,53 km² e comprende 91.912 abitanti (fonte ISTAT) e, stando ai dati del 2022, conta 1.456 imprese artigiane e 4.852 micro imprese, per un totale di 5.262 imprese.

La logica del progetto è quella di costruire un Mercato Diffuso 5.0 tra i nove Comuni di riferimento, dando vita a Cittadine Smart che collaborano tra loro per creare una Smart Destination.

Considerare il territorio dei nove comuni come un unico elemento di attrazione sul quale agire condividendo informazioni sul territorio, eventi e attrazioni, promuovendole con azioni sinergiche e stimolando percorsi di shopping.

Si punterà anche all’alfabetizzazione digitale diffusa, sia dei cittadini sia degli operatori economici, con la massima attenzione alla sostenibilità e ai principi dell’economia circolare. Inoltre, si promuoverà il coinvolgimento dei giovani residenti nel territorio, in modo da stimolare la partecipazione attiva e la contaminazione tra generazioni in un’ottica di Società 5.0.

Gli obiettivi che si intende raggiungere sono: l’aumento della presenza di cittadini, visitatori e turisti nei centri urbani e agli eventi; l’incremento del volume d’affari del piccolo commercio, ristorazione e in generale delle attività collegate; aumento dell’attrattività del territorio anche per potenziali nuovi insediamenti da parte di imprenditori nel settore commercio e ristorazione; diffusione di una maggiore alfabetizzazione digitale, sia tra la popolazione locale, in particolare la silver economy, sia tra gli operatori del piccolo commercio; avvicinamento dei giovani ai centri urbani; stimolo alla collaborazione tra le amministrazioni dei Comuni coinvolti anche per l’avvio di progetti sinergici per il territorio, come ad esempio la mobilità sostenibile.

Per sostenere le imprese il progetto del Distretto del commercio considera tra gli interventi integrati anche la predisposizione di un bando a favore delle imprese finalizzato allo sviluppo tecnologico e sostenibile, all’acquisto e attivazione di impianti e sistemi tecnologici necessari alla digitalizzazione dei processi produttivi, alla personalizzazione dei prodotti forniti e dei servizi erogati, nonché allo sviluppo della digitalizzazione e implementazione dei sistemi di Information Technology (IT).

Per i Comuni, è previsto il rinnovamento dell’arredo urbano nel centro storico a favore dell’attrattività delle imprese e l’allestimento di giochi per bambini, tavoli e panche da pic-nic individuando delle aree strategiche.

I totem 5.0, poi, rappresenteranno un punto di riferimento fisico di un sistema virtuale, attorno al quale graviterà il processo virtuoso di sviluppo.

Saranno installati all’esterno, in prossimità dei “limiti” di un mercato virtuale come elemento simbolico di ingresso o in crocevia fondamentali di potenziali attrazioni di visitatori/turisti, per fornire informazioni in tempo reale.

Durante la presentazione del Distretto è stata evidenziata da parte di tutti i sottoscrittori l’importanza delle collaborazioni che si sono instaurate tra i vari portatori di interesse e la soddisfazione per il progetto unitario che è stato elaborato, che racchiude interessi comuni a tutte le parti coinvolte, al di là dei campanilismi e delle proprie peculiarità territoriali.

Soddisfazione per la creazione del Distretto del commercio “Punto più a Nord del Mediterraneo” espressa anche dalla Regione, rappresentata dall’assessore al Patrimonio, Sebastiano Callari, e dal consigliere Antonio Calligaris, che hanno sottilineato quanto la legge “Sviluppimpresa”, nata durante la pandemia, sia stata condivisa all’interno dell’assise regionale da tutte le forze politiche, attraversando un iter lungo proprio per ottenere un consenso più allargato possibile. “Uno dei momenti più belli di tutta la legislatura” nelle parole di Callari.

Lo scopo della legge era supportare le aziende che subivano le conseguenze delle restrizioni dovute alla pandemia mentre i grandi colossi dell’e-commerce incrementavano esponenzialmente introiti attraverso la promozione della digitalizzazione e del commercio elettronico anche per le piccole aziende. Un’aggregazione tra pubblico e privato per partecipare a bandi regionali, che rappresenta una forma di avvicinamento al territorio e che è stata ben colta da questo progetto, che rispecchia gli obiettivi posti dalla Regione.

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