Il nuovo spettacolo di Vinicio Capossela a Cividale, il genio di Emma Dante a Udine: due degli spettacoli più attesi a Mittelfest 2020 (in programma dal 5 al 13 settembre). Le prevendite sono partite già dal 16 luglio.
“Pandemonium”, narrazioni, piano, voce e strumenti pandemoniali (produzione International Music and Arts), è il concerto di Vinicio Capossela, amatissimo cantautore irpino, considerato quasi un sacerdote della musica per l’attinenza al sacro – in senso lato – che ha da sempre la sua poetica, in programma a Cividale il 12 settembre nella chiesa di San Francesco (due le repliche, una alle 18 e una alle 21.30); l’altro è “Misericordia”, lo spettacolo teatrale di Emma Dante, una delle drammaturghe e registe italiane più apprezzate a livello internazionale, pluripremiata, che, organizzato in collaborazione con il Css, sarà al Palamostre di Udine giovedì 10 settembre, sempre in due repliche, alle 19 e alle 21.45. Pandemonium era la rubrica che Capossela teneva durante la quarantena: un almanacco di storie e canzoni che muovevano un tempo che sembrava immobile, con rimandi all’attualità. Ora è diventato uno spettacolo che porterà al festival l’universo musicale di Capossela, un caleidoscopio narrativo fatto di parole e note, di spazi e tempi persi tra favola e mito, ricerche alle radici della musica. E come si sa, ogni data di Capossela è un atto unico, come nel caso di questo appuntamento per Mittelfest, reso speciale dalla presenza di Vincenzo Vasi, “un rumorista intraterrestre, che è lì per fare sentire la mancanza dell’orchestra, non per colmarla”, come spiega Capossela stesso.
“Misericordia”, scritto e diretto da Emma Dante con Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, Simone Zambelli (produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro Biondo di Palermo, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale), porta per la prima volta la drammaturga e regista siciliana a Mittelfest. Lo spettacolo aveva debuttato lo scorso inverno al Piccolo Teatro di Milano, poi il tour è stato fermato a causa della pandemia. “Misericordia racconta la fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine”, spiega l’autrice. È la storia di tre donne che si prostituiscono e di un ragazzo menomato che vive con loro in un monolocale misero e sporco. Durante il giorno le donne lavorano a maglia e confezionano sciallette, al tramonto offrono ai passanti i loro corpi cadenti. Arturo, il ragazzo, non sta mai fermo. Ogni sera, alla stessa ora, va alla finestra per vedere passare la banda e sogna di suonare la grancassa…”