I valori possono cambiare nel tempo e il patrimonio culturale li racconta ecco perchè questo patrimonio è un bene comune, un bene popolare, è l’identità di un territorio e per raccontarlo ci sono le parole della cultura.
Si presenta proprio come una una nuvola di parole, un abecedario, la mostra visitabile fino al 29 gennaio nella sede del Consiglio regionale a Trieste sulle attività il neo Istituto per il Patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, che raccoglie l’immensa mole di esperienze maturate in quarant’anni del Centro regionale di Catalogazione e Restauro dei Beni Culturali ed Artistici .La mostra, voluta dal neo istituto e dal Consiglio regionale è un non lemmario che descrive il vasto operato del già Centro di catalogazione..se il nuovo istituto, prendendo il testimone, voglia essere solamente un geloso custode di quanto fatto fino ad oggi lo chiediamo alla suo direttore Rita Auriemma ……
(ascolta il servizio audio e video )
L’istituto per il patrimono culturale del Friuli venezia Giulia ha sempre sede a Villa Manin di Passariano e comprende la Scuola di Conservazione e Restauro, una delle poche istituzioni italiane che rilascia un titolo equiparato alla laurea magistrale. E per La mostra in corso a Trieste anche un catalogo e un auspicio
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