01/02/2025

di Gianfranco Biondi

 Il bosco è importante come presidio strategico della salute dei cittadini e come mitigatore degli effetti delle calamità naturali sul territorio ed è una importante risorsa economica. 

Il Friuli Venezia Giulia ha una superficie boscata di circa 300 mila ettari di cui il 93% circa in montagna.  Sono 45 milioni di metri cubi di legname (dati 2007, fonte Regione Friuli Venezia Giulia) che aumentano di un milione ogni anno.    La superficie boscata ha segnato negli ultimi decenni una significativa espansione.

   I boschi destinati alla produzione legnosa sono il 60% mentre    gli ettari di foresta certificata PEFC, che risponde cioè a principi della gestione forestale sostenibile, sono 80.800 mila. Nel 2012 sono stati tagliati circa 145 mila metri cubi di legname per un valore a  di circa 10 milioni di euro.

 E’ in questo contesto che si muove la filiera economica del  bosco, che conta  506 aziende in montagna che occupano 1.222  addetti. Nel settore delle utilizzazioni boschive operano 180 imprese e 400 addetti 

 A rappresentare le imprese boschive l’AIBO, associazione degli imprenditori boschivi del Friuli Venezia Giulia, che nasce nel 2008 come evoluzione dell’associazione boscaioli della Valcanale, nata nell 1989 e prima in Italia del suo genre. Poi l’AIBO ha aderito al CONAIBO, alla quale partecipano le associazioni imprenditoriali  boschive di diverse  regioni italiane.

 Anche in montagna la definizione  “fare sistema”,  , è una scelta opportuna se non obbligata  per crescere rispetto a posizioni di retroguardia. Ed è così che 5 imprenditori della montagna friulana hanno deciso di fare sistema,   citiamo le aziende: Cigliani,Danta Legnami , Agostinis,  Concina ,Del Fabbro che si sono associate sotto il nome Legno&bosco e partiamo proprio da quseta associazione per chiedere al presidente dell’AIBO  Agostino Michelin, quale sia la motivazione che ha spinto questi imprenditori ad associarsi ulteriormente rispetto alla rappresentatività che può assicurare o promette l’AIBO... (ascolta le risposte nell’audio podcast)

Il quadro attuale delle imprese operanti nel settore boschivo possiamo consideralo in evoluzione? in crescita? e soprattutto verso una giUsta direzione?…

Il quadro attuale delle imprese operanti nel settore boschivoo possiamo consideralo in evoluzione? in crescita? e soprattutto verso una giUsta direzione?…

 Associarsi e fare sistema significa  aumentare  il peso specifico per giocarsela meglio nel dialogo con le istituzioni oppure i criteri  sono quelli dell’ottimizzazione aziendale prima ancora che quella delle richieste di aiuto al settore pubblico?…( ascolta le risposte nell’audio podcast)

Qual’è lo stato delle relazioni con l’istituzione pubblica?

 La vicina Austria viene sempre portata ad esempio per il gap produttivo  rispetto a quello friulano. Un gap considerevole. Quali sono i numeri di questo gap e si  è pensabile di poterlo colmare  e in che tempi?…

  Quindi possiamo dire che il grado di evoluzione tecnologica delle imprese boschive friulane è soddisfacente o dobbiamo ancora fare strada per essere competitivi con gli austriaci ? 

 Parliamo di formazione: ci  sono criticità? qual’è l’età media di un lavoratore attualmente? e quanto è importante il grado di professionalizzazione e in che misura il settore è attrattivo per le giovani generazioni… (ascolta le risposte nell’audio podcast)

 Lei si è laureato in Scienze forestali ed ha scelto di vivere pienamente la montagna …

La montagna non è indenne da problemi che possono riflettere nell’andamento economico delle aziende. Il pubblico e il privato hanno lavorato insieme perchè gli effetti devastanti della tempesta VAIA postessero diventare opportunità con il riutilizzo del Legno schiantato.Ora, tra le preoccupazioni  ecco il  bostrico tipografo, che sta causando la morte di vaste aree boscate popolate dall’abete rosso, con pesantissime ripercussioni ambientali, economiche e paesaggistiche. Al momento si stima che siano già stati attaccati e distrutti 200 ettari di bosco  con e morte 40.000 piante  Un danno destinato ad ampliarsi se non si interviene… cosa fare? ci sono soluzioni nel breve termine?…  

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