Il ritornello con l’hashtag (o cancelletto in italiano) ci viene ripetuto da tutti diverse volte al giorno. La maggioranza delle persone sane di corpo e di mente, rendendosi conto della gravità del Corona virus e dei rischi, rimane tranquillamente a casa e si riposa, sistema gli armadi, esegue piccoli lavori nell’abitazione, i più fortunati preparano l’orto, curano il giardino e tutti s’inventano qualcosa da fare.

Esistono però anche persone che hanno problemi, a prescindere dalla pandemia, per cui soffrono a causa di malattie pregresse, per gli acciacchi dell’età, per disabilità, ma anche tra coloro che godono di ottima salute, stanno subendo in questi giorni il disagio del cambiamento.
Non è facile per nessuno, ma qualcuno risente maggiormente della permanenza forzosa, per 24 ore al giorno, nello stesso ambiente, con le stesse persone intorno se non da soli, magari davanti alla televisione che propina quasi esclusivamente notizie tragiche, preoccupanti, magari alternate da programmi pericolosi per chi ha un quoziente intellettivo rilevabile. Tutte cose che finché ci si recava al lavoro, non si potevano vedere, ma ora, costretti nella convivenza, ci si ritrova affranti o litiganti.
Tra le possibilità, come si diceva ai bambini, si dovrebbe davvero stabilire un orario di spegnimento del televisore (vedi questo e poi basta). Scegliere di rileggere un libro, fare una partita a scacchi, o anche una videochiamata con un gruppo di amici per sapere come stanno e parlare con qualcuno, sono opportunita che potremmo pianificare durante la giornata.

Programmare impegni, anche senza alcuna esigenza concreta, pensando a che ora alzarsi, lavarsi e vestirsi, le cose da fare e assumerle come impegni inderogabili, consente di arrivare a fine giornata avendo impiegato il tempo a disposizione (che sembra infinito) con la mente impegnata in cose diverse.
Per una esame delle situazioni possibili di difficoltà, abbiamo sentito la dottoressa Paola Fapranzi, Psicologa Psicoterapeuta, Specialista in Psicoterapia Cognitivo Costruttivista Interazionista, EMDR, Sessuologia, Operatore di Training Autogeno, Operatore certificato per la somministrazione del Test di Luscher a Codroipo e Latisana. Contattabile attraverso il sito internet www.paolafapranzi.it o sui social network, alla quale abbiamo chiesto alcuni consigli per affrontare questo periodo, rivolti principalmente a dirimere i disagi psicologici che si possono generare a seguito dei vincoli imposti per il Covid19.
Marco Mascioli