“Il memorandum d’intesa tra Regione e Shanghai Municipal Commission of Commerce pone le basi istituzionali di un consolidamento delle relazioni economiche tra i nostri territori in quanto è, di fatto, il fondamento di un nuovo percorso in cui il Friuli Venezia Giulia vuole essere un interlocutore accreditato e rappresentare un punto di riferimento nelle relazioni tra Cina ed Europa”.
Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, a margine dell’accordo siglato insieme alla vicedirettrice della Municipalità (Scofcom), Zhong Xiaomin. Il memorandum è stato siglato nel corso del Shanghai-Friuli Venezia Giulia Region Economic and Trade Cooperation Forum, organizzato in collaborazione con Unido, l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove lo sviluppo industriale.
Serracchiani ha ringraziato per aver facilitato questo accordo il console generale di Shanghai, Stefano Beltrame, e ha ricordato che il risultato odierno è la naturale prosecuzione del partenariato fra Italia e Cina e rafforzerà i già ottimi rapporti tra i Paesi.
“La firma di oggi è solo l’inizio di una lunga strada che percorreremo insieme”, ha commentato Sun Xinhua, presidente di InvestShanghai, l’agenzia governativa per lo sviluppo degli investimenti stranieri in Cina.
Tra i segmenti produttivi catalizzatori di innovazione, su cui sono stati concentrati investimenti mirati in ricerca e sviluppo e che hanno potenzialità comuni con Shanghai, Serracchiani ha citato il sistema casa (presentato anche al Salone del Mobile di Shanghai dieci giorni fa), l’arredo-design, l’agroalimentare, le smarth health, le tecnologie marittime e la metalmeccanica, settore questo che registra il dato più elevato del rapporto commerciale in termini di esportazioni e importazioni da e verso e la Cina.
A illustrare nel dettaglio dati e potenzialità del sistema portuale regionale è stato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino.
La sua presentazione ha riscontrato l’interesse di molti partecipanti al forum, tra cui Wang Ying, direttore generale della China Pilot Free trade zone (Ftz) di Shanghai, e di Feng Guoming, vice general manager di Lingang Group, uno dei più importanti gruppi cinesi di costruzioni e investimenti in logistica.
COLABORAZIONI UNIVERSITARIE
Si sono rivelati molto proficui gli incontri del sistema universitario regionale che ha incontrato ben cinque prestigiose università di Pechino, ovvero Beijing Normal University, Capital Normal University, Peking University (Beida), Beijing University of Civil Engineering and Architecture oltre alla University of Chinese Academy of Sciences.
Sono state poste le basi per collaborazioni accademiche sia nella ricerca che della didattica in diversi ambiti scientifici.
Con alcuni atenei saranno firmati accordi finalizzati all’organizzazione congiunta di scuole estive tematiche da realizzare in Friuli Venezia Giulia e allo scambio di studenti e docenti, non solo con le università incontrate ma, con riferimento all’ambito ingegneristico, con un network di 44 università cinesi di cui è parte la Beijing University of Civil Engineering and Architecture.
L’interesse per l’Italia e per una realtà organizzata, sicura e estremamente dinamica come il Friuli Venezia Giulia, unica regione italiana presente al forum Italia-Cina dello scorso maggio, potrà tradursi nella progettazione di un percorso didattico congiunto finalizzato al rilascio del doppio titolo (double degree) che consentirà ai laureati di veder riconosciuto il loro status in entrambi i paesi.
I partner cinesi hanno molto apprezzato la scelta dell’Ateneo friulano di attivare un corso di lingua cinese per gli studenti italiani iscritti all’università di Udine selezionati in base al merito. Il corso, proposto due anni fa per la prima volta, ha ad oggi già registrato più di 200 iscritti. fonte ARC