
Valvasone è una delle località più importanti della regione Friuli Venezia Giulia per i suoi trascorsi medievali. Sorse in corrispondenza di uno degli ultimi guadi sul Tagliamento transitabili per gran parte dell’anno, tra Codroipo e Casarsa della Delizia. Il transito di merci e persone lo rese posizione privilegiata per la costruzione del Castello dei Conti Valvason, recentemente ristrutturato.
Di recente ha subito notevoli interventi di restauro che hanno riportato alla luce mura e canali difensivi, che consentono di immergersi nella nostra storia apprezzando uno dei borghi più belli d’Italia. La parte storica del paese si sviluppa da est a ovest con al centro Piazza Libertà, fuori dal gruppo del castello, ma entro le mura perimetrali difensive, dove si erige la chiesa e poco più indietro e più in alto c’è il castello, mentre più in basso verso ponente il convento.

Le loro storie sono tanto misteriose quanto affascinanti e parlano di potentati clericali e famiglie in lotta per la supremazia. Il castello sicuramente risale a un periodo antecedente il 1218, sebbene parzialmente distrutto e incendiato nel corso dei secoli e ricostruito più volte, è ancor oggi in fase di restauro. Presenta diverse parti già ripristinate e fruibili dal pubblico. L’attuale fortezza residenziale fu rifondata tra 1252 e il 1292. Il feudo passò in possesso da diverse famiglie signorili intrecciando la propria storia con quella di Spilimbergo (PN).

Valvasone è importante anche dal punto di vista cristiano, con la storia del duomo, della canonica, del convento e del suo giardino. Secondo quanto tramandato dalla tradizione, nel piccolo centro di Gruaro (VE), nel 1294, mentre una donna stava lavando una tovaglia proveniente dall’altare della chiesa di San Giusto, notò sul tessuto delle macchie di sangue, provenienti da un’ostia consacrata rimasta tra le pieghe del lino. Successivamente il parroco avvertì il vescovo di Concordia Sagittaria (VE), Giacomo d’Ottonello da Cividale, che essendo competente per territorio, dichiarò miracoloso quanto accaduto. In seguito, intervennero i potenti conti di Valvasone, che nel 1330 ottennero dalla Santa Sede, la custodia degli oggetti sacri, a patto che venisse costruita per lo scopo una nuova grande chiesa. La nuova chiesa fu consacrata nel 1484 e conserva ancora i resti sacri in un pregevole reliquiario d’argento. La tovaglia presenta tutt’ora le macchie originali, mentre la particola si è ridotta in polvere farinosa.

Data la rilevanza assunta, all’interno del duomo di Valvasone fu installato uno strumento monumentale realizzato dall’organaro Vincenzo Colombi nel corso del XVI secolo. Composto di due parti contrapposte nelle navate, l’organo di Valvasone ha subito una serie di dannosi interventi sino al secolo scorso. Un primo importante restauro, fra il 1972 e il 1974, da parte di Alfredo Piccinelli, al quale ne seguì un altro, nel 1999, eseguito dal codroipese Francesco Zanin. Quest’ultimo restauro, condotto seguendo precisi criteri filologici, riportò lo strumento alle sue condizioni originarie. Dall’inizio del XXI secolo l’organo viene regolarmente utilizzato per la registrazione di musiche rinascimentali, per corsi sull’interpretazione della musica antica e per rassegne internazionali di concerti.

Altro scorcio storico rilevante del meraviglioso borgo di Valvasone è costituito dal convento dei Domenicani con Brolo “Servi di Maria”. Costruito di fronte alla chiesa dedicata a S. Maria e S. Giovanni Evangelista, situata nel borgo fuori dalle mura di difesa. Nell’arco dei secoli in conseguenza a un progressivo inutilizzo della chiesa, a favore del duomo del Ss. Corpo di Cristo, nel 1866 fu demolita. Attualmente rimangono la casa canonica e alcuni locali del convento, ma solamente tre dei lati porticati originali del convento sono rimasti in piedi. Recenti opere di restauro hanno visto erigersi il quarto lato composto dalla parete porticata e dal corridoio, che proseguono l’architettura preesistente e ne racchiudono il cortile (brolo).
Insomma per quanto possa apparire strano oggi, Valvasone racconta un storia importante e vicende che le strutture, recentemente restaurate, raccontano con vigore, come poche altre località del nostro Paese. Per questo da alcuni decenni il sapiente lavoro di ricerca degli storici, unitamente ai volontari del paesino sulle rive del Tagliamento, ha portato a organizzare una rievocazione che ogni anno assume maggiore importanza.
Quest’anno con il titolo Pugna Animae (in latino Battaglia delle Anime/persone) gli eventi e l’allestimento medievale del borgo di Valvasone si terrà questo fine settimana, la sera di venerdì 6, il pomeriggio e la sera di sabato e la domenica 8 settembre 2019 sin dal mattino. Nel servizio il sindaco di Valvasone Arzene Markus Maurmair ci descrive gli eventi dei tre giorni di festa rievocativa e il programma dettagliato è disponibile qui: https://www.medioevoavalvasone.it/
Marco Mascioli