Per il capogruppo della Lega al comune di Udine, Mario Pittoni, la conferenza dei capigruppo non ha senso di essere frequentata a causa dei continui veti della maggioranza. In pasrticolare il riferimento di Pittoni va allo slittamento ulteriore della discussione su una mozione della minoranza riguardante gli esodati della scuola (vedi)
Agli attacchi del capogruppo della Lega reagisce Monica Paviotti, capogruppo del PD che accusa Pittoni di far politica con esposti e proteste a fronte della mancanza di idee, di aver posto con arroganza la richiesta di anticipare le mozioni e di aver reagito in modo scomposto di fronte ad un motivato rifiuto.
«Le mozioni hanno tutte pari dignità» chiarisce subito Monica Paviotti e la tematica che Pittoni vorrebbe anticipare, ovvero la situazione dei precari nella scuola, non è di stretta competenza consiliare. Non è corretto utilizzare il consiglio come megafono per ottenere visibilità su questioni che, appunto, non sono di competenza consiliare,- precisa Paviotti – tant’è che il Pd sta trattando la questione a livello nazionale, come ho più volte precisato».
Paviotti provocatoriamente aggiunge che «se la tematica di Pittoni è per l’opposizione tanto importante allora perché i suoi ‘colleghi di minoranza’ non rinunciano a discutere le mozioni che vengono ‘prima’ di quelle del consigliere Pittoni nell’ordine del giorno?».
La capogruppo PD ha ribadito che l’argomento verrà comunque trattato ma seguendo il consueto ordine cronologico. “Tutta la maggioranza (non solo il Pd) – precisa Paviotti- è stata d’accordo nel negare l’anticipazione delle mozioni».
Sul fatto che Pittoni lamenti la pausa di due mesi dall’ultimo consiglio comunale ed invochi consigli straordinari per smaltire l’arretrato, la Paviotti risponde che a Udine si cerca di concentrare gli oggetti del Consiglio in «uno, massimo due convocazioni al mese». La questione è semplice: «considerato che ogni consiglio ha un costo, cerchiamo di ottimizzare le spese. Secondo noi questo, non è un dettaglio».
