Un rating generale pari a BBB-(Adeguate capacità di rispettare gli obblighi finanziari. Tuttavia, condizioni economiche avverse o cambiamenti delle circostanze sono più facilmente associabili ad una minore capacità di adempiere agli obblighi finanziari assunti), che si eleva fino a raggiungere il livello AA-(Ottime capacità di onorare le obbligazioni assunte. Minime differenze rispetto al grado più alto), pari a quello di Paesi come la Cina o la Corea del Sud, se si considerano aspetti specifici del sistema regionale, come la virtuosa gestione finanziaria, giudicata ai vertici in Italia. Sono questi i giudizi che l’agenzia internazionale di valutazione Standard&Poor’s ha attribuito per il 2016 al Friuli Venezia Giulia, elementi questi riportati nell’ultimo bollettino periodico redatto dalla società ed evidenziati dall’assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni.
Confermando l’analisi già compiuta l’anno precedente, il parametro pari a BBB- riflette quello attribuito al nostro Paese dall’Agenzia. Secondo quest’ultima, nessuna regione italiana soddisfa i criteri per ottenere un rating superiore a quello attribuito allo Stato. Tuttavia, nella valutazione del profilo “stand alone” della Regione, corrispondente a quello che il Friuli Venezia Giulia otterrebbe se non ci fosse la regola per la quale non è possibile superare il rating del sistema Paese, la Regione compirebbe un notevole balzo in avanti, ottenendo la valutazione AA-.
Secondo Standard&Poor’s a determinare questa positiva performance sarebbe innanzitutto la solida gestione finanziaria che, a livello di liquidità, la società definisce “eccezionale”.
In particolare, la gestione delle risorse è stata indicata tra le “best practices” nell’ambito delle regioni italiane alle quali viene attribuita la valutazione. Ci sono poi altri elementi che contribuiscono a determinare il rating AA-, come ad esempio il basso livello di indebitamento e la buona performance degli indicatori dell’economia regionale. A tutto ciò si aggiungono infine le buone relazioni bilaterali con il governo centrale.
Per capire la portata della valutazione di Standard&Poor’s – sottolinea l’assessore Peroni – basti dire che è lo stesso rating attribuito da questa agenzia a un Paese qual è la Cina. Quindi un quadro estremamente confortante – conclude Peroni – che testimonia un esercizio maturo e consapevole della nostra autonomia speciale .