27/11/2023

E’ un gioco ma potrebbe non esserlo, e non perchè diventa pericoloso o inutile…anzi!

Arriva in Friuli il 3D World Arena, il primo parco tematico  in assoluto  dedicato alla Hyper Reality, la realtà virtuale immersiva. E a Feletto Umberto, dove è insediato, promette cose dell’altro mondo. Al grande pubblico apre il 26 novembre, ma attaverso il sito 3dwa_opendays.eventbrite.it i più veloci hanno già la possibilità prenotare una visita in anteprima, e non da semplici spettatori.

Per poterlo spiegare a grandi linee, occorre fare uno sforzo di immaginazione, lasciandosi alle spalle il mondo reale, per lasciarlo rientrare e ricrearsi nella dimensione virtuale.

Saranno le conquiste tecnologiche a permettere tutto questo. GIovani e meno giovani potranno vivere l’emozione di correre, saltare, esplorare, muoversi all’interno di mondi virtuali come se fossero reali.

Dietro questa grande e innovativa avventura c’è la giovane Startup italiana SNR S.r.l. nata dall’idea dell’esperto di informatica Massimiliano Soresini e composta da diversi imprenditori che hanno creduto nell’iniziativa.

«In 3DWA, se mi avvicino a una finestra virtuale e la apro» racconta Soresini, «sento lo spiffero d’aria fredda o calda che entra». Grazie a speciali sensori ed attuatori, le attrazioni in Hyper Reality di 3DWA ci fanno muovere fisicamente all’interno dello spazio simulato. Si tratta di una mobilità del tutto immersiva che «consente di correre, camminare, saltare, sedersi e interagire con cose e persone. Non è un semplice video a 360°, ma un mondo virtuale a tutti gli effetti».

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Le esperienze immersive disponibili in 3DWA sono tante. «Utilizziamo da un lato simulatori classici 7D con gli occhialini- ci racconta Soresini- e dall’altro dispositivi con visori che riproducono viaggi sulle montagne russe, voli su un deltaplano, corse automobilistiche e tragitti in canoa sul Colorado River nel Grand Canyon. Ci sono postazioni di 3×3 metri in cui, armati di katane, pistole o archi con frecce laser, diamo battaglia ai robot ».

Non mancano aree dove interagiamo addirittura con ciò che abbiamo intorno. «Pensiamo per esempio a un’abitazione coloniale di fine ‘800 o a una casa degli orrori. Una volta entrati, grazie a un visore e alla tecnologia di body tracking tipica del cinema, viviamo in completa libertà tutto ciò che vediamo». Infine, ci saranno le Escape Room in Hyper Reality, con un richiamo a format molto importanti.

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Le attrazioni sono dedicate a tutte le fasce d’età e hanno un valore importante dal punto di vista fisico e psicologico. «Si va dai 14 ai 90 anni. Ci sono persone molto anziane che possono fare esperienze sul Colorado River, dove la canoa virtuale è in realtà un vogatore da palestra». Se poi qualcuno ha bisogno di scrollarsi di dosso lo stress quotidiano, «basta impugnare un’arma, rigorosamente virtuale, e competere con altri giocatori in sala o, quando ci saranno, con i player presenti in strutture collegate di nostra proprietà o in franchising».

AL DI LA’ DELL’INTRATTENIMENTO

I progetti sono tanti e vanno oltre il semplice intrattenimento. «Questa tecnologia», ci tiene a precisare Soresini, «è rivolta anche e soprattutto alle aziende che hanno bisogno di progettare edifici, processi produttivi, sistemi di manutenzione e molto altro ancora». La realtà virtuale immersiva, infatti, permette di realizzare un impianto e vedere come funziona ancor prima che sia costruito. Le applicazioni sono infinite e spaziano dal campo medico a quello architettonico, passando per la parte gestionale e produttiva.

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