26/05/2023

di Gianfranco Biondi

Con la cartolarizzazione iniziata nel  2001 per il trasferimento di pezzi del demanio agli enti locali  e con il federalismo demaniale introdotto nel 2013 dal Governo Letta per accelerarne il processo, molte strutture militari sono passate sotto la gestione delle ammministrazioni comunali. Particolarmente interessato da questi passaggi è il Friuli Venezia Giulia, regione con la più alta densità di aree militarizzate d’Europa, tra caserme, fortificazioni, bunker costruite in varie epoche ma soprattutto durante la guerra fredda. Duecento caserme sono già state cedute dallo Stato ed altre 400 versano in stato di abbandono come anche dai 1300 ai 1500 bunker. Tutte strutture per lo più brutte e lugubri che hanno fortemente condizionato il territorio, che oggi pongono il problema della riconversione e dei finanziamenti per attuarla. Aree e strutture recuperabili sono state riallestite, per fare qualche esempio, a piste di avio e auto modellismo, a centri sportivi e polifunzionali, a spazi per eventi o per attività. In certi casi l’unica strada è quella della demolizione. Come sta accadendo a Pontebba, di cui caserme e scalo ferroviario hanno rappresentato delle vere e proprie cicatrici paesaggistiche pur essendo stato il principale motore economico della zona per decenni. Al sindaco di Pontebba Ivan Buzzi abbiamo chiesto quale è la situazione attualmente…(le risposte alle domande sono ascoltabili nel podcast audio)

Al di là di qualche capannone recuperato, la demolizione riguarda tutti gli edifici adibiti a caserma o qualcosa si può riconvertire?

Una volta che avrete ultimato demolizioni e bonifica qualli le prospettive di riutilizzo delle aree?

Lo scalo ferroviario…altra struttura demaniale che ha fortemente condizionato lo skyline di Pontebba anche se è stato importante per la sua funzione e per l’economia della città, insieme alle caserme…

Per Pontebba le demolizioni e riconversioni delle strutture militari e dello scalo non potevano che essere un passaggio obbligato se si voleva disegnare un futuro diverso per questa città…

Pontebba turistica significa anche progettualità, anche guardando alla sua storia. Se oggi Tarvisio è la prima porta rispetto all’Austria, in passato Pontebba nel XVIII° secolo ebbe la storia particolare di essere divisa in due Pontebba e Pontafel, in corrispondenza di un ponte  che segnava il confine tra la repubblica veneta e l’Impero austriaco.  Pontebba rappresentava un punto strategico di frontiera e commerciale: l’avamposto friulano verso il mondo germanico….

In questa prospettiva di rilancio il dialogo con la regione quanto ha pesato?…

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