10/09/2024

“Il Pnrr dedica nelle sue premesse un’attenzione specifica alla riduzione del divario di genere: ma è troppo poco. Uno di principali problemi del Paese è la denatalità ed è su questo tema che bisogna porre la giusta attenzione per imprimere un’inversione di tendenza in un momento così speciale di ripresa del Paese. Questi prossimi sei mesi saranno cruciali per l’emissione degli ultimi bandi del Piano e e per quanto riguarda il ruolo del Friuli Venezia Giulia, la Regione farà di tutto come ha fatto finora per non perdere una grande occasione di crescita”.

È questa la riflessione che l’assessore regionale alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, ha portato al seminario dedicato all’imprenditorialità femminile nel Pnrr, che si è svolto   nella sala Valduga della Camera di commercio di Pordenone-Udine. Il seminario, inserito nel Giro d’Italia delle donne che fanno impresa promosso da Unioncamere, ha voluto fornire una panoramica sulle opportunità offerte dal Fondo Impresa Donna e sulle linee di indirizzo regionali con riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Delle donne si parla sempre in termini problematici con riferimento a maternità, conciliazione lavoro famiglia, retribuzione – ha osservato Zilli -; ma ciò che serve è un salto in più, soprattutto culturale che consenta di affrontare le problematiche con un approccio che guarda alla famiglia e non alla sola donna; nel corso della legislatura, Regione Friuli Venezia Giulia ha attuato una serie di interventi che hanno messo al centro dell’azione di governo la famiglia e i suoi componenti, credendo fortemente nei suoi valori e dandole il ruolo primario in seno alla società che giustamente deve avere. Il contributo della Regione su queste tematiche è contenuto, per esempio, nella riforma della famiglia che Zilli ha richiamato nel suo intervento ricordando che la norma, proposta dalla collega dell’Esecutivo Alessia Rosolen, “mette a sistema una serie di misure a sostegno della natalità, come l’asilo gratuito dal secondo figlio in poi, il sostegno ai centri estivi, il supporto alle attività extrascolastiche, i programmi di reinserimento lavorativo delle donne che dopo la maternità hanno lasciato, anche in parte, il proprio lavoro”. Una norma che, come ha ricordato l’assessore, istituisce la Dote famiglia, uno strumento innovativo che accompagna i giovani dalla nascita fino alla maggiore età, che gode di un fondo di oltre 25 milioni di euro. Se è vero che le famiglie crescono dove si investe sullo stato sociale e dove l’occupazione femminile è più alta, allora il Friuli Venezia Giulia gode di una buona posizione di partenza. Secondo l’Istat, infatti, il tasso di occupazione femminile nel 2011 era pari al 54,1 per cento, rispetto al 46,8 nazionale, ma a fine 2020 era salito al 60,6 per cento rispetto al più contenuto incremento a livello nazionale, con un indice fermo a 49,4 per cento. I dati di novembre 2021 vedono assunzioni in generale ancora in crescita.

Quanto al Pnrr, Zilli ha auspicato che “oltre ai bandi per la creazione di strutture quali asili nido e scuole dell’infanzia, vi siano nei prossimi avvisi degli interventi più strutturali di contrasto alla denatalità”.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha dedicato 400 milioni di euro all’imprenditoria femminile, di cui 160 milioni per implementare il Fondo Impresa Donna, altri allo sviluppo di misure di innovazione, formazione, credito agevolato.

Il convegno è stato aperto da Cecìle Vandenheede, presidente Comitato Imprenditoria femminile della Camera di commercio di Pordenone-Udine e da Tiziana Pompei, vice Segretario Generale Unioncamere. Altri focus sono stati illustrati da Chiara Cristini, esperta di politiche di genere e pari opportunità, ricercatrice Ires Fvg su Agenda Onu 2030 – Obiettivo 5 Parità di

genere: le sfide italiane e da Cristina Lambiase, senior manager marketing internazionale turistico ed esperta OnePlanet dell’Unwto (Organizzazione mondiale del Turismo). Ha concluso i lavori Maria Lucia Pilutti, segretario generale Camera di commercio di Pordenone-Udine.

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