11/09/2024

Si intitola Memorie del Ghetto, musica del Ghetto a Terezín, l’evento ad ingreso gratuito che si terrà giovedì 17 ottobre nella sinagoga di Gorizia alle ore 21.00 in collaborazione con l’Associazione Amici di Israele nell’ambito del progetto coordinato dall’aassociazione casa dell musica di como e festival Viktor Ullmann. L’appuntamento in sinagoga avrà protagonisti Alessandro Carrieri quale voce recitante, accompagnato da Pierpaolo Levi al pianoforte.

Le due fortezze di Terezín in Boemia, fatte costruire a scopo difensivo tra il 1780 e il 179 da Giuseppe II, figlio di Maria Teresa d’Austria, vennero usate, per scopi criminali, dai nazisti: la fortezza minore diventò il carcere per la Gestapo praghese, ove si torturano ed ammazzarono gli oppositori al nazismo.

La fortezza maggiore nel 1941 diverrà un ghetto per gli ebrei, dopo l’espulsione della popolazione autoctona, dando inizio al più grande imbroglio della seconda guerra mondiale.

I nazisti fecero credere al mondo che gli ebrei nel ghetto di Terezín avessero una vita autonoma con botteghe, teatro, biblioteca, campo sportivo, tutto quanto era necessario alla loro vita; nessuno diceva invece che quasi ogni mese 10-15.000 ebrei venivano mandati a Auschwitz per essere eliminati, per far posto ai nuovi arrivi.

Terezín fu una fabbrica d’arte che lavorava giorno e notte, come in nessun’altra città europea: centinaia di concerti, decine di opere liriche, spettacoli teatrali e di cabaret, mostre d’arte, film, riviste, conferenze, lezioni. Una produzione culturale frutto delle migliaia di artisti boemi, moravi, moldavi, austriaci che la macchina nazista aveva concentrato in un unico luogo. A loro venne concessa una inusitata, surreale, stupefacente libertà di pensiero e di azione. Era però un meccanismo a tempo determinato: il 17 ottobre del 1944 i 1390 artisti di Terezín vennero passati, tutti insieme, per le camere a gas di Birkenau. Con Il progetto Terezín 17/10 scaturito da un’idea del musicologo Guido Barbieri, non è una mera celebrazione di quanto venne prodotto nel ghetto ma vole essere un antidoto per uscire dai nuovi ghetti del presente, ricercato nel dialogare con questi artisti del passato. Ed è per questo che Terezín vuole dedicare la settimana del 17 ottobre di ogni anno per ridare autonomia a quelle musiche abbandonate, creando una rete di artisti, compositori, istituzioni, organizzazioni culturali, semplici appassionati, che possa interrogarsi ogni anno su questo enorme lascito musicale e filosofico.

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