Di Marco Mascioli
Il premio letterario a tappe “La Storia che non c’è” ha messo in scena anche l’ultimo episodio e ora non resta che la premiazione. Ci sono state sei serate in giro per il Friuli, da Udine a Flaibano (due serate), da Spilimbergo a Tricesimo e l’ultimo a Corno di Rosazzo nel giardino della storica Villa Nachini Cabassi.
Ora rimane la premiazione che si terrà a Udine nel Caffè Caucigh la sera di venerdì 30 settembre quando la giuria avrà sancito il vincitore del premio per la manifestazione letteraria di quest’anno. Infatti il grande successo riscosso in ogni piazza, sta portando l’organizzatore a ritenere opportuna la pianificazione anche per il prossimo anno.
Senza sponsor né privati né istituzionali (salvo i Comuni che hanno aderito al progetto), Rocco Burtone ha saputo presentare uno spettacolo che ha unito la letteratura alla musica, ospitando due autori che hanno improvvisato sul palco, con la collaborazione degli spettatori, scrivendo una storia partendo da un titolo che hanno scoperto direttamente li. Mentre gli autori erano impegnati a scrivere, lo spettacolo diveniva musicale con bravissimi artisti che hanno interpretato alcuni brani. Non un intero concerto, ma alcune canzoni, giusto il tempo per scrivere con carta e penna le idee sorte dalla discussione con i presenti.




Un incontro con gli scrittori che è anche concerto. L’ultimo appuntamento a Corno di Rosazzo in villa Nachini Cabassi ha visto Antonella Fiaschi e Luca Quarin dialogare e interagire col pubblico presente per elaborare i testi, mentre la parte musicale è stata un recital concerto dal titolo BURRO CRUDO, con Barbara Errico, Andrea Castiglione, Flaviano Miani e lo stesso Rocco Burtone.
Burro Crudo è un racconto musicale e teatrale che appare inizialmente ironico e divertente per confondersi, con l’andare dei minuti, nell’emozione di realtà che si intersecano tra amori e migrazioni di uomini che si interrogano. Nascosto tra le trame della storia, un bimbo che appare e ricompare. Il bambino diventa così il giudice del mondo e lo racconta con la forza dell’ingenuità, con la passione del gioco, ponendo le domande più ovvie alle quali gli adulti cercano di rispondere, anche se con difficoltà.
Sul palco, a dare il benvenuto agli ospiti, c’era l’assessora all’istruzione e cultura di Corno di Rosazzo Sonia Paolone che ha introdotto lo spettacolo anche ammettendo che non sapeva di preciso cosa aspettarsi.


Ora rimane la premiazione, che si terra a Udine il 30 e scopriremo che, tra i dodici scrittori sarà il vincitore del premio che, nonostante la stranezza, è sicuramente di grande valore. Si dovrebbe trattare di una fisarmonica con la quale lo scrittore vincitore potrà scegliere se porla su una grande teca insieme agli altri premi, oppure valutare la possibilità d’imparare a suonarla (che per altro non credo sia così semplice)!
In concorso c’erano i seguenti autori: LUCIA BURELLO; DARIA COLLOVINI; ANTONELLA FAVARO; ANTONELLA FIASCHI; ANGELO FLORAMO; TIZIANO GUALTIERI; GIUSEPPE MARIUZ ; PAOLO MOSANGHINI; VIERI PERONCINI; SILVIA PILLIN; LUCA QUARIN ed ELENA VESNAVER.
Tutti hanno evidenziato grande disponibilità, capacità d’improvvisazione e impegno nello scrivere i testi, le storie che non c’erano e ora ci sono. Magari tra qualche hanno potrebbero pubblicare una raccolta con tutti gli elaborati, ma per il momento ci sarà un solo vincitore e l’unico modo per ascoltare questi racconti sarà presenziare da Caucigh a Udine il 30 settembre in occasione della premiazione.