10/09/2024

Le vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia nel primo trimestre del 2020  (pari a 3,6 miliardi di euro) hanno subito una lieve flessione rispetto allo stesso periodo  dello scorso anno (-1,3%, ossia 45,5 milioni di euro in meno). Lo comunica l’Ires Fvg  che ha rielaborato con il ricercatore Alessandro Russo i dati nazionali Istat. La diminuzione registrata a livello nazionale è stata più marcata (-1,9%), in quanto nei  primi tre mesi del 2020 il calo tendenziale dell’export ha interessato oltre la metà delle  regioni italiane. Anche nell’ambito del Nordest si registra un risultato maggiormente  negativo (-2,5%); in particolare il Veneto fa segnare un calo pari a -3,2%. È comunque  probabile che l’impatto negativo dell’emergenza sanitaria sul commercio estero sarà  ancora maggiore nel secondo trimestre dell’anno. 

Nel primo trimestre 2020 si riscontra inoltre una notevole diminuzione delle  importazioni regionali (-15,7%), che ha provocato un incremento dell’avanzo  commerciale (pari a 1,8 miliardi di euro).

LA CANTIERISTICA NAVALE ATTENUA IL RISULTATO NEGATIVO

 Scendendo nel dettaglio dei settori si può osservare che la cantieristica navale,  caratterizzata come è noto da una elevata variabilità del valore dell’export nel tempo,  evidenzia un incremento di quasi 121 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2019  (+37,8%). Al netto di tale contributo positivo la flessione dell’export regionale sarebbe  decisamente più pesante e si attesterebbe a -5%. Altri settori che mostrano una  dinamica positiva sono: la produzione di computer e apparecchi elettronici (+14,2%),  l’agroalimentare (+6,7%), la gomma plastica (+3,4%), le produzioni in legno  (+10,7%) e la chimica (+22,5%). Al contrario le vendite estere della siderurgia (- 9,3%), della meccanica strumentale (-15,1%) e del mobile (-13,8%), settori  fondamentali per l’economia regionale, hanno subito delle rilevanti contrazioni.

A livello territoriale solo nelle province di Trieste (+20% grazie all’andamento delle  vendite di navi e imbarcazioni) e Gorizia (+3,7%) si osservano dei risultati positivi;  Udine e Pordenone fanno segnare delle diminuzioni prossime al 10% (rispettivamente  -8,6% e -9,7).

DIMINUISCONO I FLUSSI VERSO I PAESI UE

 In merito alle destinazioni geografiche dell’export delle imprese regionali, si osserva  infine un lieve aumento dei soli flussi destinati al mercato extracomunitario (+0,6%), in  particolare verso gli Stati Uniti (+17,2%, un andamento condizionato dal settore della  cantieristica navale); degni di nota anche i risultati positivi ottenuti in Cina (+11,5%) e  in Russia (+24,5%), grazie prevalentemente alle esportazioni del comparto della  meccanica. All’opposto, tra i partner commerciali più importanti, la Germania (-12%), la  Francia (-18,7%) e il Regno Unito (-20,1%) sono quelli che fanno registrare le  diminuzioni di maggiore entità.

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