A Rivignano si sono messi in testa di fare sempre meglio e stupire gli ospiti con effetti sempre diversi e, appenda terminata l’edizione 2019, stanno già pensando cosa organizzare per il prossimo anno. In verità a Rivignano Teor e tutte le sue frazioni, le feste e le occasioni per divertirsi non mancano mai, durante tutto l’anno.
Però bisogna ammettere che anche questa volta per l’inaugurazione della Fiera dei Santi hanno superato ogni aspettativa. Dopo il tentativo di evitare il vincolo imposto per sicurezza lo scorso anno, quando i fuochi d’artificio sono stati sparati dal campo dietro le case del centro e davanti al Duomo si vedevano solo parzialmente e per goderseli si è dovuti correre in piazza, questa volta hanno optato per una soluzione diversa, molto migliore, con fuochi d’artificio più bassi e fiamme, ma esplosi dal tetto delle case di fronte il Duomo e il municipio, con giochi di luce a ritmo di musica.
Del resto buona parte della gente si trovava proprio li sotto per assistere allo spettacolo dell’aquila infuocata (emblema della regione Friuli Venezia Giulia) e prima ancora la proiezione tridimensionale di effetti incredibili sulla facciata del campanile, esaltato dal buio, con tutte le luci della piazza e dei locali spente.
Novembre si sa è il mese delle piogge, ma in verità questa volta possiamo dire che Rivignano ha vinto per 3 a 1 dato che, dei quattro giorni di festeggiamenti, solo due mezze giornate sono state all’insegna della pioggia. Comunque sia le strutture coperte con gazebo, tendoni e un teatro rivestito in PVC trasparente in mezzo alla piazza, hanno consentito di svolgere tutto quanto in programma, risolvendo ogni problema.
Iniziata il 31 ottobre, le prime due giornate sono state veramente stupende, con un sole incredibile dal cielo azzurro. La marcia naturalistica tra le campagne e le dimore storiche nel parco del fiume Stella è stata un successo con quasi duemila partecipanti. Sabato pomeriggio dentro al teatro coperto c’è stato l’aperitivo culturale condotto dalla pro-assessore alla cultura Angela Piantoni con Fabrizio Nonis e il giornalista Fausto Biloslavo, che hanno parlato di missioni internazionali per diffondere la cucina friulana e veneta e di reportage dai campi di battaglia in tanti territori del mondo. Un accostamento curioso che tra le scene in netto contrasto, ha portato Fausto Biloslavo a descrivere una foto di UN campo pieno di cadaveri umani come una macelleria. Per lui quelle scene sono normali, per noi è stato disarmante. A seguire c’era uno degli eventi più attesi come ogni anno: il Festival Mondiale della Canzone Funebre.
Tutti i posti occupati e una marea di gente in piedi ai lati del teatro tenda per vedere e sentire alcuni tra i migliori musicisti del Triveneto esibirsi in opere e spettacoli incentrati sul tema della morte. Divertimento assoluto, ma soprattutto bravissimi musicisti. Da qualche anno il F.M.C.F. non era più un concorso canoro, bensì uno spettacolo, una rassegna di artisti che avevano l’opportunità di esibirsi durante un evento importante. Rocco Burtone, il direttore artistico della Fiera dei Santi di Rivignano, ha comunicato, solo verso la fine dello spettacolo, che al termine ci sarebbe stata una sorpresa. Dopo l’ultima esibizione stupenda della Soul Orchestra, si è presentato sul palco con un quadro incorniciato dalle ragguardevoli misure (circa un metro e mezzo per un metro) e ha comunicato che dopo aver esperito un’indagine tra il pubblico, le autorità e gli artisti, ha decretato la vittoria del Festival Mondiale della Canzone Funebre 2019 alla GILBEND.
Terminato il F.M.C.F. quasi a mezzanotte, a Rivignano è iniziata la “Nox est perpetua una dormienda” la notte bianca dei Morti con i chioschi, ma soprattutto i locali pubblici che hanno alzato il livello dei festeggiamenti con musiche grazie a DJ e soprattutto nella pasticceria Da Laura c’erano musicisti dal vivo con bravi musicisti e i loro tromboni, trombe, corni, fisarmoniche e una cassa da banda a tenere il ritmo che con megafoni hanno improvvisato, si fa per dire, un concerto suonando per lo più da dietro il bancone del bar.
In quattro giorni a Rivignano abbiamo visto veramente di tutto, dalle sfilate storiche con i costumi di Giulietta e Romeo a Bruno Pizzul per i cent’anni della squadra di calcio, dal museo della grande guerra a quelli di moto e mobili antichi, dal concorso per cani di razza e meticci alle bande e i cori, dalle storie di vino con Matteo Bellotto ai concerti finali di The Gianni Four e Rock Side.
Ora non ci resta che aspettare qualche giorno per scoprire il prossimo evento che il Sindaco Mario Anzil con la sua squadra di giovani e aitanti pro-sindaci, assessori e pro-assessori organizzeranno a Rivignano Teor, dove ogni motivazione è valida per fare festa. Con la Pro Loco e le associazioni di volontari per lo più gestite da giovanissimi volenterosi, tutto è possibile.
Tutto il Festival Mondiale della Canzone Funebre tenuto a Rivignano sabato 2 novembre 2019, con il direttore artistico Rocco Burtone, Enrico Tonazzi, l’ospite Angelo Floramo, il Sindaco Mario Anzil e l’assessore Massimo Tonizzo con grandi interpreti e autori di musica, è disponibile qui:
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Marco Mascioli