Massimiliano Fedriga centra un risultato storico con la sua rielezione alla presidenza del Regione Friuli Venezia Giulia. Un successo ancor più netto delle previsioni per la coalizione di Centrodestra e per la lista che porta il suo nome. “Non mi aspettavo – ha commentato a caldo il rieletto governatore- un risultato di queste proporzioni. E proprio per questo motivo sento il peso di rispondere all’enorme fiducia
che mi è stata tributata dai cittadini, senza facili promesse e guardando al lungo periodo, non alla prossima scadenza elettorale. Cercherò di dimostrare ancora – ha ribadito Fedriga – che si può fare buona politica senza facili promesse elettorali. Dunque niente promesse sui primi 100 giorni né annunci di misure specifiche: “Continuerò semplicemente a lavorare come ho fatto negli ultimi 5 anni”.
Il presidente rieletto ha ribadito il suo appoggio a Pietro Fontanini, candidato sindaco di una città che non ha voluto pienamente riconoscere con i voti l’azione istituzionale e politica di questi ultimi quattro anni gestiti dal centro destra. Si va, quindi al ballottaggio Fontanini-De Toni con il relativo supplemento di campagna elettorale. Un elettorato sostanzialmente diviso a metà, che ancor più che farsi ulteriormente convincere dalle ragioni di questo o quell’altro candidato, dovrà riflettere sul peso delle relazioni e sulle prospettive di dialogo territoriale tra la città e il resto della regione. Ci sono scelte e sfide che oggi si possono vincere solamente insieme. Non condivido assolutamente la tesi strumentale della città morta o morente o ripiegata su se stessa ma è anche vero che Udine deve immaginarsi più protagonista in uno scenario regionale fortunatamente piuttosto dinamico. Lo potrà fare se non chiuderà le porte al dialogo, preferendo l’isolamento e l’ordinarietà, soprattutto dopo i risultati delle regionali. A chi tornerà alle urne dico che questo voto di ballottaggio, quindi, anbdrebbe anche pensato in funzione tattica e non ideologica, per il futuro e per il bene della città.
E proprio tornando sui risultati regionali.
Tra i primi punti programmatici che il governatore ha individuato quello dell’aumento degli investimenti internazionali in regione, il potenziamento della norma sull’attrazione dei talenti e il rafforzamento ulteriore delle politiche a favore della famiglia anche alla luce del recente incremento, piccolo ma significativo, delle nascite. “La sanità è sicuramente uno dei temi centrali, a causa della mancanza di medici e infermieri a livello nazionale, e lo stiamo affrontando dialogando con il governo”.
Incalzato dai giornalisti sull’assetto della futura Giunta, Fedriga ha annunciato che si prenderà qualche giorno di pausa “prima di incontrare le forze politiche che mi hanno appoggiato”.
E i futuri incarichi di governo “saranno decisi non solo in base ai voti di preferenza ricevuti, ma anche alle competenze: i partiti sono consapevoli che una Giunta forte è a vantaggio di tutti”. Sarà oggetto di confronto con i partiti anche l’ipotesi di chiedere ai nuovi assessori di dimettersi dal Consiglio.
Quanto alle riforme dei meccanismi elettorali, il governatore rieletto ha garantito che “a livello di Conferenza delle Regioni c’é un consenso quasi unanime sulla proposta del terzo mandato per i presidenti”, ribadendo l’apertura a superare il vincolo del terzo mandato per i consiglieri regionali. La nuova legislatura potrebbe perciò produrre una riforma complessiva, che comprenderebbe anche la doppia preferenza di genere, “una novità che avevamo già inserito nel nostro pacchetto di proposte ai gruppi di Opposizione. Ribadisco che siamo disposti a ragionare con le minoranze, purché non si utilizzino le proposte per fare propaganda”.
Le consultazioni regionali del Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla conferma del presidente
Massimiliano Fedriga, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Fedriga, Autonomia Responsabile e Lega vedono, per quanto riguarda i risultati di lista, la Lega laurearsi prima
forza politica, davanti a Fratelli d’Italia e alla Lista Fedriga.
Di seguito i risultati percentuali di lista completi dell’intero collegio regionale, diffusi dal Servizio Consiglio Autonomie locali ed Elettorale della direzione centrale Autonomie locali e Coordinamento delle riforme: Lega 19,02 per cento (75.120 preferenze); Fratelli d’Italia 18,13 per cento (71.620 preferenze); Lista Fedriga 17,74 per cento (70.084 preferenze); Partito Democratico 16,49 per cento (65.143 preferenze); Forza Italia 6,67 per cento (26.329 preferenze); Patto per l’Autonomia 6,29 per cento (24.829 preferenze); Insieme Liberi 3,98 per cento (15.712 preferenze); Azione, +Europa, Italia Viva 2,75 per cento (10.867 preferenze) Movimento 5 Stelle 2,4 per cento (9.486 preferenze); Alleanza verdi sinistra 2,03 per cento (8.029 preferenze); Autonomia Responsabile 1,97 per cento (7.763 preferenze);
Open Sinistra Fvg 1,51 per cento (5.957 preferenze); Slovenska Skupnost 1,02 per cento (4.016 preferenze)
I dati completi e dettagliati sono consultabili sul sito ufficiale della Regione all’indirizzo:
https://elezioni.regione.fvg.it/