Ministero della salute e Istituto Superiore di Sanità sottolineano la pericolosa diffusione delle fake news in questo delicato momento che il nostro Paese sta attraversando. Una vera e propria pandemia nella pandemia, che fa leva su superficialità e creduloneria di gran parte della popolazione, che nei social pensa di trovre tutte le risposte a paure ed ignoranza. I social, in se stessi, sono solamente un nuovo mezzo di comunicare, che però è alla portata di tutti, anche dei criminali e degli incoscienti.
La forte raccomandazione è sempre quella: leggere la fonte prima ancora del titolo e della notizia. Chi esercita il difficile mestiere dell’informazione, lo deve fare nell’ambito di un quadro deontologico, normativo e disciplinare di riferimento ed anche se si volesse polemizzare sulle deviazioni piccole e grandi da esso, pur sempre esiste la possibilità di censura e punizione per chi lavora fuori dagli schemi della corretteza e della verità. Invece, purtroppo, la rete consente un accesso immediato anche a chi manipola la comunicazione, per interesse, gioco, stupidità, disegno o complotto fino al terrorismo. In attesa che strumenti validi e rapidi di punizione vengano adottati non resta che il buon senso, contando i canonici 10 secondi prima di credere a ciò che si legge…
Premesso ciò, riportiamo un elenco delle fake news sul Covid-19, così come descritte sul sito del ministero, affinché spazzino via un pò stupidaggini che girano in rete su ipotesi complottiste o fantasie che non non poggiano su alcun elemento verificato. Ad esempio che la Cina abbia infettando il mondo per conquistarlo, che gli americani abbiano portato il virus in Cina a causa della guerra commerciale, che il virus sia frutto di esperimenti laboratoriali di guerra batteriologica, che in Giappone siano tutti felici e circolanti perché il farmaco Avigad ha risolto tutti i problemi, notizia imbecille lanciata in un video youtube da un imprenditore romano in vacanza in Giappone ( che ci augureremmo venisse arrestato), notizia ripresa dal virologo Roberto Burioni che ha condiviso la posizione di Enrico Bucci, professore di Biologia dei sistemi alla Temple University di Philadelphia. Entrambi giudicano una follia scegliere i farmaci da sperimentare contro il coronavirus basandosi sulle informazioni prese da Youtube in riferimento alla decisione presa dall’agenzia nazionale AIFA, dopo il video e conseguenti pressioni politiche e dell’opinione pubblica, di approvare la sperimentazione dell’Avigad.
“Le sperimentazioni si devono iniziare dopo una analisi rigorosa dei dati scientifici- sottolinea Bucci condiviso da Burioni- non seguendo la spinta della pubblica opinione. Di Bella e Stamina sono vergogne che non devono mai più ripetersi”.
Ecco un elenco di fake.news dalle quali difendersi:
Ci si può proteggere dal coronavirus facendo gargarismi con la candeggina, assumendo acido acetico o steroidi e utilizzando oli essenziali e acqua salata.
FALSO
Nessuna di queste pratiche protegge dal nuovo coronavirus e alcune di queste sono pericolose per la salute.
I bambini non rischiano di essere contagiati dal nuovo coronavirus
FALSO
I bambini non sono immuni all’infezione da nuovo coronavirus. Anche loro possono essere infettati e sviluppare la malattia Covid-19, anche se ci sono stati relativamente pochi casi segnalati tra i bambini.
Al rientro in casa bisogna sempre lavare gli indumenti indossati e anche i capelli
FALSO
Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.
Tagliarsi la barba evita il contagio
FALSO
La bufala nasce da una sbagliata interpretazione di una infografica del CDC dedicata alla sicurezza sul lavoro per il corretto utilizzo delle mascherine.
Il coronavirus rende sterili, soprattutto gli uomini
FALSO
Non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da nuovo coronavirus sia causa di sterilità femminile o maschile.
Se vieni contagiato, te ne accorgi sempre
FALSO
La malattia Covid-19 può dare luogo in alcuni casi ad una sintomatologia simile a quella di altre malattie respiratorie come l’influenza e il raffreddore comune, con tosse secca, febbre, stanchezza; in altri casi si manifesta con sintomi diversi, diarrea, iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola, fino ad arrivare a difficoltà respiratorie e polmoniti. Inizialmente e generalmente questi sintomi sono lievi pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa.
C’è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G
FALSO
Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Ad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo causale all’esposizione alle tecnologie wireless.
Gli animali domestici possono trasmettere il virus
FALSO
Non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano contrarre il nuovo coronavirus e trasmetterlo all’uomo. Come regola generale di igiene si consiglia però di lavarsi bene le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali, comune prassi per proteggersi da altri microrganismi che possono invece essere trasmessi dagli animali all’uomo.
Il nuovo coronavirus è un ceppo di virus dell’influenza che è mutato
FALSO
I coronavirus sono una famiglia di virus che possono infettare l’uomo e trasmettere diverse malattie. Il virus Sars-CoV-2, che provoca la malattia denominata Covid-19, mostra alcune somiglianze con altri virus, quattro dei quali possono causare normali raffreddori. Osservati al microscopio i cinque virus mostrano una conformazione simile, che sfrutta le proteine (spike) dalla forma appuntita’per infettare le cellule umane.
Gli extracomunitari sono immuni all’epidemia grazie al vaccino contro la Tubercolosi
FALSO
Il vaccino per la Tubercolosi non ha nulla a che vedere con il Coronavirus: la TBC è dovuta ad un batterio e non a un virus. Si ricorda che le malattie possono fare ammalare chiunque indipendentemente dalla loro etnia.