Nell’ambito del Progetto Interreg IV ITA-AUT “ESCO – Educare senza confini – Bildung ohne Grenzen”, la Direzione centrale istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione del Friuli Venezia Giulia organizza un evento di studio e approfondimento sul tema del plurilinguismo per le regioni transfrontaliere del Friuli Venezia Giulia, della Carinzia e della Slovenia. Al convegno, dal titolo “Apprendimento plurilingue per percorsi didattici senza frontiere tra Italia, Austria e Slovenia”, parteciperanno rappresentanti istituzionali provenienti dalle tre regioni. L’evento si svolgerà a Udine venerdì 12 e sabato 13 ottobre 2012 e prevede un nutrito programma per docenti, dirigenti e genitori, ma anche per un pubblico più vasto di interessati al tema del plurilinguismo.
DUE GIORNI DI CONVEGNO A UDINE APERTO A TUTTI
Il convegno inizierà venerdì 12 ottobre alle 16.30 presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Udine (via Margreth 3), dove è previsto un momento introduttivo di riflessione per i docenti e i dirigenti scolastici. I temi trattati da tre docenti universitari ospiti delle Università di Udine, Klagenfurt e Capodistria saranno il plurilinguismo a scuola, le competenze degli insegnanti, la consapevolezza interetnica e le opportunità che il mondo della scuola offre nell’area transfrontaliera. L’obiettivo di questo primo incontro è dar voce agli “addetti ai lavori” e offrire loro l’opportunità di raccontare le proprie esperienze in materia e di continuare così il confronto iniziato durante il primo Convegno ESCO, svoltosi un anno fa a Malborghetto. Il programma di sabato mattina, che è invece rivolto a un pubblico più vasto di interessati, si terrà, sempre a Udine, nell’auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia (via Sabbadini 31). Durante la sessione plenaria, che verrà aperta dall’assessore Roberto Molinaro e coordinata dal dott. Bruno Forte, interverranno nomi autorevoli in materia di plurilinguismo. I relatori, provenienti dalle università di Klagenfurt, York, Udine, Macerata e Lubiana, presenteranno le proprie ricerche ed esperienze con l’intento di stimolare gli approfondimenti previsti nei workshop pomeridiani. In questi momenti di confronto didattico un ruolo importante sarà inoltre affidato ai docenti del progetto ESCO che presenteranno il lavoro svolto negli ultimi due anni.
OBIETTIVO: CLASSE ALPE-ADRIA
L’obiettivo del progetto Interreg è quello di creare le basi della “Classe Alpe-Adria”, un percorso educativo comune che in futuro si concluderà con un titolo di studio internazionale. A questo proposito i docenti delle scuole coinvolte nel progetto hanno già creato moduli didattici che ora stanno perfezionando e sperimentando nelle classi dell’area transfrontaliera.
MOBILITA’ TRANSFRONTALIERA POSSIBILE
Trieste, 10 ott – “Mobilità transfrontaliera” sarà la parola d’ordine della nuova generazione di cittadini europei che, grazie ad una formazione trilingue e trilaterale, potranno facilmente intraprendere un’attività di studio o di lavoro nell’intera area Alpe Adria. In un futuro oramai non molto lontano sarà questa la realtà di molti giovani della “classe Alpe Adria” che vedrà la luce grazie alla collaborazione tra istituti scolastici e istituzioni pubbliche italiane, austriache e slovene. Gli istituti scolastici che negli ultimi anni hanno già collaborato proficuamente in numerosi progetti transfrontalieri,
faranno ora parte di una rete educativa che, con il supporto delle istituzioni e del mondo economico, renderà il territorio noto come triangolo dei tre confini una vera e propria regione europea. Grazie al progetto di cooperazione transfrontaliera Interreg IV “Educare senza confini” (ESCO) si sta infatti creando il programma didattico per una classe transfrontaliera, giocando sulle carte del plurilinguismo e dell’interculturalità.
IN COSTRUZIONE LA RETE EDUCATIVA ED ISTITUZIONALE
Per creare questo percorso educativo comune che si concluderà con un titolo di studio internazionale, sarà prima necessario instaurare una rete educativa ed istituzionale adeguata. Ed è questo che sta succedendo ora: a distanza di quattro mesi dall’avvio dei lavori, le fondamenta del nuovo percorso educativo stanno diventando sempre più solide. Sono così state avviate le
numerose attività di formazione dei docenti nel campo della didattica specialistica che, dopo un’attenta analisi delle condizioni preliminari dei sistemi scolastici presenti nei tre paesi, porteranno alla realizzazione di una bozza educativa trilaterale tutta da sperimentare e valutare.
IL PERCORSO DIDATTICO
In un primo periodo il nuovo curriculo didattico transfrontaliero comprenderà gli ambiti di lingue, scienze naturali, informatica, matematica, scienze umanistiche, sport ed arte; dopo il 2013 si concretizzerà invece in un curriculo completo per i primi due anni della classe transfrontaliera.Nei prossimi mesi partirà anche una campagna di informazione e sensibilizzazione. Nel percorso educativo si intende infatti coinvolgere non soltanto le scuole che hanno già aderito all’iniziativa ma tutto il contesto sociale, culturale ed economico del triangolo dei tre confini, nel più ampio contesto di una Europa delle Regioni. Il progetto prevede infatti la sistematizzazione in rete dell’intensa collaborazione tra le scuole, sia a livello istituzionale che operativo. La partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia e della Direzione generale per gli affari internazionali del Ministero dell’Istruzione assicurerà la dimensione istituzionale del progetto. Con l’obiettivo di contribuire al processo di trasformazione dell’area interessata in un territorio ricco di scelte formative e lavorative, per far fronte al previsto incremento di domanda di risorse umane con una formazione plurilingue e soprattutto interculturale.
FONTE AGENZIA REGIONE CRONACHE FVG