157 dipendenti dell’azienda Eaton di Monfalcone, che produce valvole per motori, rischiano in ben servito da parte della multinazionale proprieteria dello stabilimento, intenzionata a chiudere la produzione a causa di una crisi – a detta dei rappresentanti di Eaton, iniziata è partita ancora nel 2009, e che negli ultimi tre anni – nonostante un taglio di 75 lavoratori nel 2013 e anche a fronte di un investimento di 6 milioni di euro -ha registrato 18 milioni di perdite. Soprattutto nell’ultimo periodo si è assistito ad un crollo drastico della richiesta di valvole per motori d’automobile, senza che vi sia alcuna possibilità di riconversione produttiva.
La Regione Friuli Venezia Giulia punta a indurre la proprietà di Eaton a prendere una decisone diversa rispetto allo stabilimento di Monfalcone e per questo sarà presente al tavolo convocato per il 25 gennaio al ministero dello Sviluppo economico, dove anche pretenderà la verifica del piano industriale, e solleciterà che quella della eaton Eaton diventi una crisi nazionale.
La volontà espressa è dunque di cercare di capire, insieme a Confindustria Venezia Giulia, se per l’attività svolta da Eaton siano possibili altre soluzioni anche coinvolgendo altri partner industriali. La Regione ha definito sconcertante come dal 2013 ad oggi l’azienda non abbia individuata una strategia diversa, atta a delineare una prospettiva in un settore, quello dell’automotive, costantemente proteso all’ innovazione di processo e di prodotto. Di conseguenza è stato ipotizzato come il fatto di gettare la spugna con queste modalità faccia pensare che la multinazionale proprietaria di Eaton di fatto avesse già a suo tempo deciso di chiudere.