29/11/2023

Il Veneto è una delle nove Regioni ad essersi dotate di una struttura specifica e qualificata per gestire le crisi di impresa e per dialogare in presa diretta con il Ministero per lo sviluppo economico su come accompagnare ristrutturazioni, rilocalizzazioni e conversioni industriali.
Oggi a Milano si è riunita la ‘cabina di regia’ dei rappresentanti delle unità di crisi delle diverse Regioni. Oltre al Veneto, rappresentato dall’assessore regionale al lavoro e istruzione e dal responsabile dell’Unità di crisi aziendali, settoriali e territoriali, Mattia Losego, erano presenti i rappresentanti di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana. Scopo dell’incontro: condividere percorsi e metodiche di intervento con consulenti aziendali e ‘advisors’ delle più quotate società specializzate nei processi di reindustrializzazione e ristrutturazione aziendale.
“In questi anni – ricorda l’assessore al lavoro – la Regione del Veneto si è dotata dell’Unità di crisi per affrontare, insieme alle parti sociali, alle istituzioni locali e ai diversi territori coinvolti, tutti gli aspetti di una crisi aziendale. E’ questo modello che ha fatto la differenza nel gestire la crisi più lunga e pesante che il Veneto abbia affrontato dal secondo dopoguerra ad oggi”.
Operativa dal 2012, l’Unità ha seguito sinora oltre 130 crisi aziendali complesse, offrendo un prezioso supporto nelle diverse situazioni, con interventi di accompagnamento all’avvio e alla risoluzione delle vertenze. L’Unità ha fornito assistenza tecnica alla gestione delle crisi nelle aree di crisi complessa e non complessa e ha attivato strumenti di prevenzione e anticipazione delle crisi, anche attraverso il monitoraggio delle situazioni in atto, con il supporto dell’Osservatorio di Veneto Lavoro.
Il sistema regionale di gestione delle crisi si articola in diverse fasi, dall’analisi al monitoraggio delle situazioni, alla gestione delle crisi aziendali che interessano il territorio regionale, fino ad attività di supporto alla reindustrializzazione e riconversione delle aree di crisi complessa e non complessa, in un’ottica di salvaguardia dei posti di lavoro e di forte collaborazione con il Mise.
“Quando parliamo di crisi e trasformazioni, infatti, non dobbiamo considerare soltanto il quadro occupazionale – precisa l’assessore –. Le centinaia di crisi complesse e non complesse affrontate nell’ultimo quinquennio hanno avuto notevoli ricadute sul territorio, tutte affrontate con l’ottica non tanto di trovare strumenti passivi e ammortizzatori sociali, quanto piuttosto di mettere in campo, con il supporto propulsivo e collaborativo del Mise, nuovi acquirenti, cambi di governance, percorsi di riqualificazione dei lavoratori”.
“Il Mise considera l’Unità di crisi della Regione Veneto una sorta di unità decentrata – evidenzia l’assessore –. Nel 2017 sono state 55 le crisi che hanno coinvolto 14 mila lavoratori diretti e per 20 di queste crisi, considerate complesse, abbiamo trattato con il Ministero dello Sviluppo Economico”.
L’incontro di oggi, riservato solo ad alcune Regioni tra cui Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, ha visto la presentazione della neonata associazione di imprese specializzate nell’ambito delle reindustrializzazioni: il suo nome è ASSOREIND.
“Abbiamo auspicato e lavorato in questi anni alla costituzione di una associazione strutturata che comprendesse competenze specialistiche nel delicato e vasto campo delle politiche per la reindustrializzazione – conclude l’assessore veneto –. Riconoscere un corpo intermedio, che resta un’associazione di diritto privato alla pari delle altre, migliorerà certamente le relazioni tra le parti sociali e le Istituzioni. Condivido l’approccio dell’attuale guida del Ministero dello Sviluppo Economico che spero non si interrompa con la definizione di nuovi equilibri di governo, che sta spingendo verso la modifica in chiave di semplificazione e di tutela dell’interesse nazionale in questo ambito. La globalizzazione, infatti, esaspererà la competitività tra territori e l’Italia, non solo il Veneto o una o parte di esso, deve dotarsi di nuovi strumenti. Noi ci saremo”.

Share Button

Comments are closed.