Azione Contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale impegnata a eliminare la fame nel mondo. Riconosciuta leader nella lotta contro la malnutrizione, Azione Contro la Fame principalmente salva la vita di bambini malnutriti e fornisce acqua potabile e soluzioni sostenibili per combattere la mancanza di cibo. Forte di quasi 40 anni di esperienza in situazioni di emergenza causate da conflitti, disastri naturali e carenza cronica di cibo, Azione Contro la Fame crea e gestisce programmi che salvano vite umane in cinquanta Paesi del mondo, aiutando concretamente quasi quindici milioni di persone l’anno. Con sedi in Francia, Canada, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Germania, oltre a nuovi uffici anche in Italia, condividono risorse, esperienze e competenze tecniche con l’obiettivo di liberare il mondo dalla piaga della fame.
L’istituto comprensivo di Codroipo ha sposato questa iniziativa coinvolgendo tutti gli studenti dell’istituto secondario di primo grado (scuole medie) per reperire fondi da donare a questa organizzazione allo scopo di debellare la fame nel mondo. I ragazzi naturalmente hanno trasferito a genitori e parenti l’aspetto economico dell’adesione, ma loro si sono impegnati direttamente nella corsa.
Non è facile comprendere in che modo correre per strada o in una palestra possa risolvere il problema della fame, ma riflettendo sui due aspetti del progetto scolastico, teso in particolare ad aiutare bambini denutriti, si comprende come la concretezza delle donazioni raccolte tramite gli studenti, sia nulla in confronto ai risultati generati dalla sensibilizzazione diretta dei ragazzi che si sono impegnati per mesi. Hanno corso per allenarsi, si sono impegnati con risultati eccellenti, anche se non si è trattato di una competizione. Potevano correre, marciare, camminare insieme a tutta la loro classe, l’obiettivo era solo arrivare al traguardo, insieme agli altri per gli altri.
Erano quasi cinquecento studenti della scuola secondaria Bianchi di Codroipo (UD) a partecipare alla “Corsa contro la fame”, che hanno preso coscienza delle differenze tra se stessi e coloro che, senza nessuna colpa, sono nati in zone del mondo dove vivere e sopravvivere è questione di quotidiana lotta contro la fame.
Una manifestazione organizzata da “Azione contro la fame”, dove oltre cinquecentomila giovani si impegnano e quasi duemila scuole da tutto il mondo partecipavano alla corsa. L’associazione ha quasi quarant’anni di esperienza nelle aree dove ci sono conflitti, disastri naturali e insicurezza alimentare cronica. Ogni anno quattordici milioni di persone vengono salvate con programmi in tutti i continenti e quest’anno anche i nostri ragazzi della scuola media “Bianchi” hanno corso nel centro di Codroipo per dare il loro contributo.
Ogni alunno ha preparato il proprio “passaporto solidale”, che è un modo per coinvolgere parenti e amici e per partecipare concretamente alla costruzione di un mondo senza la fame. Con il passaporto ogni studente ha raccolto tante promesse di donazione quante più persone è riuscito a coinvolgere. Gli adulti che hanno sottoscritto l’accordo si sono impegnati a versare uno o due euro per ogni giro che i ragazzi sarebbero riusciti a completare. L’importante è far sapere a tutti che in alcune parti del mondo ci sono ancora troppi bambini che muoiono di fame. Così virtualmente hanno partecipato alla corsa tutte quelle persone che faranno un’offerta, una donazione per combattere la fame nel mondo.
Anche se indirettamente, con la loro corsa, hanno dimostrato grande impegno e la felicità di sapere che la loro fatica salverà questi bambini era palpabile durante la manifestazione. In piazza Garibaldi c’era la musica, l’animazione, il palco dove tutti i ragazzi, una classe per volta, sono saliti per dedicare una canzone, una poesia o semplicemente alcuni pensieri, per i bambini meno fortunati di loro, con la partecipazione “economica” di alcuni sponsor tra le attività commerciali della regione e un istituto di credito molto sensibile alle esigenze del territorio.
Una corsa senza medaglie, senza cronometri, la competizione era solo contro la fame. Correre per gli altri con gli altri è il motto scaturito dalla dirigente Giovanna Crimaldi durante i ringraziamenti finali, sfociato dall’ascolto degli alunni partecipanti.
Un grande lavoro per la docente professoressa Elena Tamagnini, con il professor Ridolfi e gli altri docenti di educazione motoria, mentre la professoressa Baldassi ha inventato e diretto le classi nell’esecuzione di cori e slogan, soprattutto con i ragazzi delle classi a indirizzo sportivo e grazie alla partecipazione di alcuni sponsor che hanno consentito l’organizzazione di un evento così importante con strutture e coreografie che hanno fatto restare a bocca aperta tutti, compreso il Sindaco Fabio Marchetti.
Marco Mascioli