“Nessuno controlla le banche furbette? Allora lo facciamo noi, e riferiremo chi è scorretto”. Nello Coppeto, presidente proviciale CNA Udine, annuncia una clamorosa azione anti-monopolio nei confronti degli istituti di credito. “Riceviamo con sempre maggiore frequenza-egli dice- lamentele in merito alle difficolta’ che si riscontrano nei rapporti con gli istituti di credito, societa’ di leasing, finanziarie. Negli ultimi anni, oltre alla pesante stretta creditizia si è assistito anche all’inasprirsi dei tassi, delle spese e delle commissioni che gravano sui conti delle aziende, non sempre giustificate”.
La CNA Udine ha quindi deciso di mettere a disposizione degli associati un servizio di controllo gratuito delle carte bancarie e dei rapporti finanziari sia delle aziende che dei privati. Dopo questa prima azione la CNA intende raccogliere la forza delle PMI e del popolo delle Partite Iva “per organizzare qualcosa di forte che confluirà in una vera protesta di piazza”.
“Non siamo legati a nessuna banca, e non siamo all’interno di nessun consiglio di amministrazione di istituti credito” specifica Coppeto, sottolinenando di essere quindi “liberi di portare avanti una politica di controllo verso le banche. Poi la ditta o l’artigiano decidera’ in autonomia se agire o meno”. La CNA di Udine non è nuova alle denunce contro gli istituti bancari; Coppeto, recentemente, aveva gia’ minacciato di invitare gli artigiani a chiudere i conti: “ancora non siamo giunti a questa decisione, ma visto che nessuno controlla l’operato delle banche d’ora in avanti saremo noi a farlo, e diremo ciò che non va, augurandoci, naturalmente, che nessuna rientri nella nostra analisi”.
Testo della lettera aperta inviata alla Banca d’Italia dal Presidente di FedercontribuentiFVG, Antonio Miclavez sus tema dei tassi usurari applicati dalle Banche.
IL PRESIDENTE
FedercontribuentiFVG
Spett. Banca d’Italia – Filiale regionale FVG
Tavagnacco 14-01-2014
Oggetto: LETTERA APERTA ALLA BANCA D’ITALIA
Faccio seguito al ns. recente incontro presso l’Università di Udine, ringrazio per l’invito e per avermi concesso di poter esprimere compiutamente il mio pensiero in merito agli argomenti trattati. Mi riferisco ora all’intervento del ns. rappresentante Cav. Uff. dott. prof. Giovanbattista Gennari il quale, rilevando l’opportunità di questi incontri tesi a raggiungere obiettivi che consentano al sistema bancario un più efficace contributo per il contrasto della incipiente crisi, informò di aver apposto – per l’apertura di un conto corrente – ben 45 firme senza leggere il contenuto dei documenti che firmava. Egli descriveva questo fatto come un fenomeno che rappresenta un grande sforzo del proponente per il rispetto della “trasparenza”, senza peraltro raggiungere l’obiettivo di rendere cosciente il “cliente” di quello che diverrà il rapporto contrattuale sottoscritto. Ora, nell’ambito del fondamentale compito istituzionale della emerita Banca d’Italia che consistente nel sorvegliare ed orientare le banche affinchè adeguino il loro operato alle disposizioni imperative di legge evitando percorsi elusivi, sono a pregarVi di voler indicare alle controllate come le Vs. disposizioni impartite per la determinazione del tasso effettivo globale medio annuale , vadano interpretate al fine del rispetto dell’obbligo legislativo di contenere i costi delle “commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese” espressi in percentuale del capitale finanziato, nei limiti del tasso di soglia. Un tanto chiarendo, come il cambiamento di modalità del conteggio o del nome degli addebiti, non consenta di applicare al correntista un costo che superi appunto il tasso di soglia. Purtroppo alla luce delle Vs. circolari si è diffusa l’errata opinione che un cambiamento di denominazione (es. da “ Commissioni di massimo scoperto” a “Commissioni Istruttoria Veloce -CIV-”) consenta l’applicazione di qualunque addebito comunque conteggiato!. Mi permetto di suggerire la tempestiva adozione di un provvedimento in merito, affinche non succeda ciò che sta succedendo nel caso, ad esempio: “Antonio Caserta/Banca Popolare di Milano”. In questo caso il Magistrato Penale in Udienza Preliminare ha nominato un C.T.U. Questi, in luogo di leggere la relazione della Polizia Giudiziaria allegata agli atti e redatta su incarico del Procuratore della Repubblica; interpretando le Vs. circolari destinate ad altro scopo rispetto a quello del mero confronto dei tassi; non ravvisa praticamente alcuna applicazione di tasso usurario ! La relazione della P.G. su tutti i 3 conti in oggetto ravvisa l’applicazione di un tasso che più e più volte raggiunge e supera il 300%.
Grato per una risposta e con i migliori saluti.
Dr. Antonio Miclavez