28/03/2024

«Grande commozione, profondo dolore personale e dell’intera comunità accademica, per l’immatura scomparsa di Luigi Reitani, insigne germanista dell’Università di Udine». Queste parole pronunciate dal rettore, Roberto Pinton, di fronte alla tragica notizia della scomparsa del professor Reitani, ordinario di Letteratura tedesca del Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società dell’ateneo friulano.

La sua vita di studioso l’aveva dedicata a Friedrich Hölderlin, alla letteratura austriaca dal XIX al XXI secolo, alle relazioni italo-tedesche, ma aveva pubblicato studi su numerosi autori e autrici della letteratura tedesca e austriaca dal Settecento alla contemporaneità.

«Luigi Reitani – ricorda il Rettore – era una delle personalità di maggiore rilevanza scientifica e culturale della regione e un punto di riferimento dell’Ateneo friulano. Arrivò a Udine come ricercatore nel 1991 dopo un percorso di studi di primissimo livello che lo condusse, dopo un primo perfezionamento successivo alla laurea, a effettuare un quadriennio post lauream a Vienna quale borsista dei Ministeri dell’Università e della ricerca delle Repubbliche di Austria e Italia».

Professore associato dal 2000 al 2005 e ordinario poi, è stato anche membro del Consiglio di amministrazione dell’ateneo, assessore alla cultura del Comune a Udine quale tecnico esterno indipendente. Dal 2015 al 2019 ha ricoperto il prestigioso ruolo di direttore dell’Istituto italiano di cultura a Berlino. Attualmente, membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituto italiano di studi germanici, ne era anche il direttore editoriale.

Nella sua carriera di studioso rigoroso e raffinato e divulgatore appassionato, Reitani è stato insignito di numerose e prestigiose onorificenze. In particolare, gli sono stati conferiti l’Ordine al merito della Repubblica d’Austria nel 2011 e l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania nel 2020.

«Grandissimo e incolmabile il vuoto umano e professionale che ci lascia Luigi Reitani, anche se, in questo tristissimo momento – sottolinea il rettore –, tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza come comunità universitaria sono rivolte a sua moglie Antonella, alle sue adorate figliole Lisa e Marilù e a tutta la sua famiglia».

La direttrice del Dipartimento, Fabiana Fusco, assieme ai docenti e al personale, «ricorda con affetto e amicizia profondi Luigi, studioso appassionato e generoso, ma soprattutto un collega gentile e premuroso, che ha sempre saputo con le parole guidare e illuminare generazioni di studenti.»

La figura e l’opera

Luigi Reitani era nato a Cerignola, in Puglia, nel 1959. Aveva studiato Lettere all’Università di Bari, laureandosi nel 1983 con una

tesi su Arthur Schnitzler. Dopo la laurea si era trasferito con borse di ricerca del Miur e del Ministero austriaco prima a Monaco, poi a Vienna, dove aveva vissuto dal 1984 al 1992, specializzandosi sotto la guida di Wendelin Schmidt-Dengler, iniziando un percorso di ricerca e coltivando amicizie con poeti e scrittori, che ne faranno uno dei più grandi studiosi internazionali di Letteratura austriaca. In quegli anni inizia a collaborare con la casa editrice SE con cui realizzerà numerosi progetti editoriali come traduttore e curatore di scrittori classici e contemporanei tedeschi e austriaci.

Nel 1991 vince il concorso per ricercatore all’Università di Udine, città in cui si trasferisce, contribuendo da subito alla forte espansione e progettualità della giovane università friulana e alimentando una fitta rete di relazioni di didattica e ricerca con la Mitteleuropa; tra i tanti progetti avviati la Biblioteca Austriaca, fiore all’occhiello dell’Ateneo, e la doppia laurea, una delle prime in Friuli e in Italia, in Letteratura Austriaca con Klagenfurt.

Nel 1996 inizia il lavoro all’ “opera della vita”: la traduzione e cura dell’intera opera poetica di Hölderlin, che porterà nel 2001 all’uscita del primo “Meridiano” Mondadori, dedicato a Tutte le liriche e nel 2019 alla pubblicazione del secondo con la prosa, il teatro, le lettere e gli scritti filosofici. Tra il 1998 e il 2000 passa un periodo di congedo per ricerca a Basilea. Nel 2001, dopo aver ottenuto l’idoneità da professore associato, torna a Udine, dando vita a un nuovo progetto didattico dedicato alle letterature dell’Europa centrale, e apre la collana di classici “Gli anemoni” di Marsilio. Nel 2005 viene chiamato come professore ordinario.

Numerosi i seminari e le lezioni tenute in università austriache, tedesche, svizzere, slovene, ceche, rumene.

Nel 2008 accetta di entrare come “tecnico” indipendente nella giunta comunale di Udine, su proposta del sindaco Furio Honsell, assumendo la delega alla cultura, che lascia nel 2013, ritornando alla letteratura e all’insegnamento.

Nel 2015 lascia Udine per Berlino e fino al 2019 ricopre nella capitale tedesca il ruolo di direttore dell’Istituto italiano di cultura, organizzando eventi pubblici per promuovere la lingua e la cultura italiana e collaborando con l’Ambasciata d’Italia in Germania nella politica culturale e scolastica, nonché coordinando il programma culturale italiano al Salone del Libro di Lipsia e alla Fiera del Libro di Francoforte.

Nel 2020 torna ad insegnare a Udine, affiancando tuttavia all’attività didattica quello di membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituto italiano di Studi germanici di Roma e di direttore responsabile delle edizioni dello stesso Istituto.

Convinto dell’importanza della divulgazione della cultura non solo per vie accademiche da sempre scriveva come collaboratore delle pagine culturali per giornali e riviste, tra cui “La Repubblica”, “Il Corriere della sera”, “L’Unità”, “Il Messaggero Veneto”, “Il Gazzettino”, il “Piccolo” di Trieste, il “Domenicale” del “Sole 24 ore”, “L’Indice dei libri del mese”, “Diario della settimana”, “Poesia”, “Linea d’ombra”. Aveva collaborato con Radio Rai in numerosi programmi.

Dal 2006 al 2018 era stato membro dell’Ufficio di presidenza della Società letteraria di Tubinga “Hölderlin-Gesellschaft”, dal 2007 al 2010 membro della Giunta dell’Associazione italiana di germanistica. Dal 2000 era inoltre componente del comitato scientifico del Freies Deutsches Hochstift di Francoforte e dello Advisory Board della rivista dell’Accademia austriaca delle scienze “Sprachkunst”, nonché del comitato scientifico del centro di ricerca Elfriede Jelinek di Vienna e del Comitato di indirizzo della Arbeitsgemeinschaft für germanistiche Edition.

Nel 2002 aveva ricevuto il Premio Mondello per la traduzione per Tutte le poesie di Hölderlin; quindi il Premio Lorenzo Montano per l’opera saggistica, il Premio Bella per la traduzione.

Nel 2010 gli era stato conferito l’Ordine al Merito della Repubblica Austriaca e nel 2020 l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania.

Borsista del DAAD, Fellow Commoner presso il Queen’s College a Oxford, borsista della Österreichische Gesellschaft für Literatur a Vienna aveva al suo attivo oltre duecento pubblicazioni scientifiche e traduzioni in volume e riviste in italiano e tedesco, alcune delle quali tradotte in francese, inglese, polacco e croato. Ha tenuto oltre duecentocinquanta conferenze, lezioni e partecipazioni a convegni scientifici in università, centri di ricerca e istituzioni culturali in Italia e all’estero (Austria, Bosnia, Cechia, Germania, Regno Unito, Romania, Slovenia, Svizzera, Ungheria).

La sua vita scientifica la aveva dedicata a Friedrich Hölderlin, alla letteratura austriaca dal XIX al XXI secolo, alle relazioni italo-tedesche, ma aveva pubblicato studi su numerosi autori e autrici della letteratura tedesca e austriaca dal Settecento alla contemporaneità.

Share Button

Comments are closed.