Di Marco Mascioli
Il carattere tipico dei friulani si riassume in poche parole con la frase “testa bassa e lavorare”! Da sempre famosi in tutto il mondo come lavoratori seri, fin troppo poco propensi alle chiacchere, al di là di qualche eccezione, sono onesti in tutti i sensi. La massima espressione della “friulanità” è rappresentata proprio dagli artigiani, dei settori più disparati, che in ogni situazione si sono rimboccati le maniche e hanno saputo portare a casa la pagnotta, in maniera irreprensibile e instancabili.
Bloccare in casa gente del genere significa farli soffrire, farli ammalare non di Covid ma di voglia di tornare a lavorare. Una malattia che colpisce duramente i friulani, anche se non sono propensi a lamentarsi e sbraitare inveendo inutilmente. Adesso però siamo quasi agli sgoccioli, anche il più docile, introverso e mansueto sta per esplodere. Se almeno ci fosse una scadenza sicura, potrebbero pianificare il futuro. Però al momento esistono tante parole di speranza, ma nessuna sicurezza.
Oggi si sentono penalizzati rispetto ad altre categorie considerate essenziali. Se il panificio rimane aperto, perché la pasticceria no? Con le dovute protezioni e comportamenti consoni, quasi tutti potrebbero lavorare. Così, in silenzio, sta salendo la rabbia di chi non ha mai fatto più di quindici giorni di ferie tutt’insieme e adesso è a casa da oltre due mesi.
Se gli artigiani friulani sono introversi, c’è chi interpreta il loro malessere e alza la voce laddove è utile. Il presidente regionale di Confartigianato, Graziano Tilatti già adesso ha portato a casa 50 milioni in contributi a fondo perduto dalla Regione a disposizione delle imprese di servizi alla persona, al commercio e al turismo, con una procedura semplificata per accedere ai benefici. Una manovra importante e coraggiosa, che dà un messaggio di vicinanza e speranza alle imprese e ossigeno all’economia locale, pur non essendo risolutiva.
Il presidente di Confartigianato FVG, Graziano Tilatti, ha ottenuto dagli assessori regionali alle attività produttive Sergio Bini e alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, che i contributi proverranno dalla Regione con l’erogazione di contributi a fondo perduto e parzialmente per il tramite dei Comuni, con la riduzione di tributi locali, quali Tari (la tassa per i rifiuti), Tosap (tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) e Cosap (canone per l’occupazione di spazi pubblici).
Orgoglioso della scelta del governo regionale, anche per le modalità veloci e sburocratizzate che saranno garantite dalla Regione per l’accesso ai fondi, Tilatti rimane però anche in attesa di concreti interventi a livello nazionale. Gli imprenditori in questo momento non sono nelle condizioni di mettere in campo ulteriori investimenti attingendo a nuovi mutui, ancorché possano contare su garanzie a copertura fino all’intero importo.