Nel cinquecentesco “Palazzo veneziano” di Malborghetto-Valbruna, dal 19 al 22 marzo 2020, saranno custoditi meravigliosi e antichi strumenti musicali, in occasione di un importante convegno internazionale di musica intitolato “A colpi di tasto”. Nelle giornate dedicate, in tutto il mondo, alla musica antica, il Festival Risonanze riserva un’ampia manifestazione agli strumenti da tasto antichi e al loro repertorio.
IL CONVEGNO – Il convegno – organizzato con il contributo del Comune di Malborghetto–Valbruna, della Regione Friuli Venezia Giulia, di Promoturismo Fvg, Uti Canal del Ferro-Valcanale, Festival Risonanze, La Via della Musica – Progetto Interreg Strategia CLLD; con la collaborazione del Museo Carnico delle arti e tradizioni popolari di Tolmezzo – sarà aperto a docenti, studenti e appassionati di musica antica.
La frequenza sarà gratuita, previa iscrizione obbligatoria. Oltre 18 relatori, provenienti da istituzioni musicali di tutto il mondo, si confronteranno sui temi più disparati legati alla musica da tasto del XVII e XVIII secolo. Sarà invece prevista una quota di iscrizione per le masterclass di strumento.
Alberto Busettini, assessore alla cultura del Comune di Malborghetto-Valbruna e direttore artistico di Risonanze, sottolinea il significato dell’iniziativa, trovandosi questo lembo di terra,stretto tra le Alpi Giulie e a ridosso del confine con Austria e Slovenia, nel cuore della Mitteleuropa, lungo un crocevia di strade fulcro per secoli dello scambio musicale tra la penisola italica e i paesi dell’area tedesca. La Foresta di Tarvisio, unica in Europa per la sua biodiversità e ricchezza faunistica, custodisce il prezioso abete di risonanza che “dà voce” a moltissimi strumenti musicali come clavicembali, pianoforti, chitarre, violini e violoncelli
Noi, attraverso il Festival Risonanze, riportiamo i musicisti assieme ai loro strumenti a suonare o discutere di musica proprio nella foresta, dove tutto ha inizio, dove la musica è silente e latente all’intero di alberi sempre verdi e maestosi. È un onore – ha concluso Busettini – poter ospitare concertisti di fama internazionale, docenti universitari ed esperti nel campo della musica antica a Malborghetto-Valbruna, nella sede del Palazzo Veneziano. Al convegno si stanno iscrivendo studenti da tutta Italia e dall’estero, oltre a docenti e professori di Università e Accademie di tutto il mondo. A oggi vantiamo iscrizioni da Cina, Norvegia, Austria, Usa, Francia, Belgio, Germania, Olanda.
STRUMENTI A DISPOSIZIONE – Per la quattro-giorni saranno diversi gli strumenti a disposizione. Due i pezzi originali: un clavicembalo viennese (anonimo) di fine XVII secolo, custodito nel Museo Carnico delle arti e tradizioni popolari di Tolmezzo; e uno Square piano Longman&Broderip, datato 1789, della collezione Bartoccini. Due anche i clavicordi. Uno, copia di Fabio Rigali, replica di uno strumento anonimo di Norimberga, di fine XVII secolo; l’altro sassone di Joris Potvlieghe (2018). Quattro invece i Clavicembali: uno francese, copia da Goermans Taskin (1764 – 1783) dei Fratelli Leita; uno italiano, copia da Giusti (1681) dei Fratelli Leita; un secondo italiano, copia Grimaldi dei Fratelli Leita; e un viennese, copia dell’anonimo, conservato al Museo Etnografico di Tolmezzo, dei Fratelli Leita. Ci sarà poi un fortepiano Walther, copia di Paul McNulty e un organo positivo a tre registri, di A. Zanin.
SCUOLE E STUDENTI – Il 21 marzo, dalle 11, è anche previsto un appuntamento dedicato alle scuole. Evento al quale parteciperanno i ragazzi dell’Istituto Omnicomprensivo di Tarvisio e che vedrà dialogare gli studenti con Andrea Buccarella e Teodoro Baù. A seguire invece è in programma una lezione guidata dal musicologo Alessio Screm che accompagnerà i giovani alla scoperta della viola da gamba, delle tastiere antiche, del repertorio dedicato a questi strumenti e dello spirito barocco dell’arrangiamento e della trascrizione per/da altri strumenti.
MASTERCLASS – In quanto alle masterclass (aperta a studenti di tutte le tastiere) la prima è in programma il 21 marzo, dalle 14 alle 19. Si comincerà con “Il clavicordo: sensibilità, tocco e intonazione” con Giovanni De Cecco e un repertorio settecentesco, da J. S. Bach al primo L. van Beethoven, con particolare attenzione all’area tedesca e iberica. Si proseguirà il 22 marzo (dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30) con Francesco Cera e “Girolamo Frescobaldi: ulteriori riflessioni sulla sua musica per tastiera”, una masterclass nella quale si porrà particolare attenzione ai lavori clavicembalistici come i due Libri di Toccate e i Capricci.
EVENTI – In programma anche un evento aperto al pubblico. Il 21 marzo, alle 19, alla sala degli Affreschi, Claudio Mansutti della Fondazione Luigi Bon, Helga Pӧcheim della Via Iulia Augusta, e il musicologo Alessio Screm, discuteranno della strategia dei progetti europei Interreg CLLD come forma di dialogo e incentivo alla collaborazione tra istituzioni musicali trasfrontaliere.
CONCERTI – Il ricco calendario di “A colpi di tasto” prevede anche due concerti. Il 20 marzo, alle 21, nella sala dei concerti andrà in scena “La Follia del Fandango” (musica di A. Scarlatti, D. Scarlatti, A. Soler, J. G. Pratsch) con Dubee Sohn (primo premio al concorso clavicembalistico internazionale Gianni Gambi) al clavicembalo e fortepiano. Il giorno seguente alla stessa ora la sala dei concerti ospiterà “Reworkings” con Teodoro Baù alla viola da gamba e Andrea Buccarella al clavicembalo (su musica originale e trascritta di Johann Sebastian Bach).