28/03/2024

Se da un lato l’Italia rischia sempre di più di non essere attrattiva per gli investimenti esteri di natura aziendale, non così sembra essere per i prodotti immobiliari soprattutto quelli legati a turismo e città d’arte. Ad esempio a livello turistico il Veneto, secondo i dati diffusi dalla stessa Regione, si conferma ai primi posti della classifica italiana e tra i primi a livello europeo per presente e questo si traduce anche in un andamento del settore residenziale per le seconde case. Basti pensare che tra il 2006 e il 2016, in Italia più di cinquantamila persone provenienti dall’estero hanno comprato una casa ad uso turistico, qualcuno per usarla solo per il periodo di vacanza, altri per trasferimenti più o meno lunghi. Solo nel corso del 2016 si registrano oltre 850 transazioni effettuate in Veneto da parte di famiglie straniere, cioè il quindici per cento su un totale di 7.000 investitori distribuiti sul territorio italiano, per un fatturato di quasi 500 milioni di euro.

Di questa spesa si evidenzia che più della metà è confluita nella provincia di Venezia, seguita da Verona, che conta circa il venti per cento delle compravendite. Nel corso del 2016 i dati hanno mostrato una crescita per tutte le province: si distinguono in particolare Padova e Belluno. I tedeschi sono sempre al primo posto tra i compratori, seguiti dai russi e dai britannici. In aumento anche gli asiatici, con in testa gli indiani. In calo gli acquirenti dalla Svizzera e dal Giappone. Come era ovvio è Venezia a richiamare acquirenti soprattutto nel capoluogo per il fascino esercitato dal valore artistico-culturale della città, dove si distinguono per concentrazione gli investimenti esteri.

A livello provinciale spiccano Jesolo e Caorle. Qui il Paese di provenienza dominante è la Germania, seguita dalla Russia e dal Regno Unito e si prevede un incremento degli acquisti per il 2017, essendo già passati da 410 del 2015 a cinquecento del 2016. Nella provincia di Treviso si nota una certa incidenza da parte di acquirenti asiatici. Si mantiene stabile la provincia di Rovigo, mentre aumenteranno le compravendite di Belluno e Vicenza, specie nelle località di montagna più famose, ad opera di acquirenti russi.

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